PARI OPPORTUNITÀ: CERTIFICAZIONE DI PARITÀ DI GENERE DAL 1 GENNAIO 2022

Tra le principali novità introdotte dalla Legge n. 162/2021, entrata in vigore dal 3 dicembre 2021, che ha modificato il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo (D. Lgs. n. 198/2006), si segnala, in particolare, l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2022, della “Certificazione della parità di genere”, che attesta le politiche e le misure concrete adottate dalle aziende per ridurre il divario di genere, in relazione all’opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità (art. 4).
Le imprese alle quali verrà concessa tale certificazione, inoltre, otterranno un esonero sui contributi previdenziali da versare, determinato in misura non superiore all’1% e nel limite di 50 milioni di euro (fino a 50 mila euro l’anno per ciascuna azienda) (art. 5).
La Legge n. 162/2021, inoltre, ha previsto la redazione di un rapporto più dettagliato sulla situazione del personale maschile e femminile, richiesto ogni due anni alle aziende con almeno 50 dipendenti, che dovrà riportare, altresì, le retribuzioni e i premi riconosciuti ai lavoratori di entrambi i sessi.
A ciò si aggiunga, infine, che, con la modifica del Codice delle pari opportunità, è stata introdotta una nozione più ampia di “discriminazione”, che include ogni trattamento o modifica dell’organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che, in ragione del sesso, dell’età, di esigenze di cura personale o familiare, possa porre il lavoratore in una posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori, limitarne le opportunità di partecipazione alla vita o alle scelte aziendali, limitare l’accesso ai meccanismi di avanzamento e di progressione nella carriera (art. 2).