La Suprema Corte con sentenza n. 5314 del 2 marzo 2017, ha statuito, che, nell’ambito del procedimento disciplinare di cui all’art. 7 Legge n. 300/1970, non esiste un diritto in capo al lavoratore al differimento della convocazione per rendere le proprie giustificazioni, limitandosi ad addurre un’impossibilità di presenziare in quanto tale richiesta contrasta con il principio di tempestività che contraddistingue l’intero iter disciplinare.
In ragione di ciò, la Suprema Corte ha confermato la decisione della Corte territoriale che aveva ritenuto non accoglibile la richiesta di differimento dell’audizione orale presentata dal dipendente soltanto due giorni prima della data fissata per la convocazione.