Archivi categoria: Massime

Il licenziamento per mancata accettazione del trasferimento non costituisce abuso del diritto

Con sentenza n. 15885 del 15 giugno 2018, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento intimato ad alcuni lavoratori a seguito del loro rifiuto di accettare il trasferimento in una sede lontana e disagiata rispetto all’unità produttiva di appartenenza ovvero, in alternativa, di sottoscrivere un verbale di conciliazione in cui, accettando il licenziamento, … Continua la lettura di Il licenziamento per mancata accettazione del trasferimento non costituisce abuso del diritto

Danno da demansionamento: il lavoratore deve provare il pregiudizio subìto

Con sentenza n. 13848 del 29 maggio 2018, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo il quale, in caso di demansionamento, non può configurarsi un danno risarcibile “in re ipsa”, in quanto esso rappresenta una conseguenza possibile ma non necessaria, della violazione di norme inerenti la “mobilità verso il basso” del personale, ricadendo … Continua la lettura di Danno da demansionamento: il lavoratore deve provare il pregiudizio subìto

Impugnazione del licenziamento anche con l’azione di repressione della condotta antisindacale

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 14212 del 4 giugno 2018, accogliendo il ricorso proposto da un lavoratore che era stato licenziato, ha stabilito che “l’art. 6 della legge n. 604 del 1966 deve essere interpretato nel senso che l’ impugnativa di cui al comma 1 è soddisfatta anche con l’esercizio, nel termine di … Continua la lettura di Impugnazione del licenziamento anche con l’azione di repressione della condotta antisindacale

Legittima la sospensione della lavoratrice madre che rifiuta il trasferimento nonostante la chiusura dell’ufficio

Con sentenza n. 16147 del 19 giugno 2018, la Corte di Cassazione ha stabilito che la lavoratrice in maternità ha il diritto, al ritorno dal periodo di astensione obbligatoria, di rientrare nella stessa unità produttiva ove era occupata all’inizio del periodo di gravidanza od alternativamente in un’altra ubicata nel medesimo Comune, salvo che ciò sia … Continua la lettura di Legittima la sospensione della lavoratrice madre che rifiuta il trasferimento nonostante la chiusura dell’ufficio

Accordo di ricollocazione ai sensi dell’art. 24bis del D.Lgs. 148/2015 come introdotto dall’art. 1, comma 136, L. 205/2017

Con circolare n. 11 del 7 giugno 2018, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, unitamente all’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, hanno fornito alcuni chiarimenti in ordine ai criteri ed alle modalità di accesso all’accordo di ricollocazione da parte di lavoratori rientranti in ambiti aziendali e profili professionali a rischio di esubero in … Continua la lettura di Accordo di ricollocazione ai sensi dell’art. 24bis del D.Lgs. 148/2015 come introdotto dall’art. 1, comma 136, L. 205/2017

Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e limiti del sindacato del giudice

Con sentenza n. 102 del 27 aprile 2018, il Tribunale di Trento ha stabilito, ribadendo un principio consolidato, che, in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, il giudice non può sindacare le scelte aziendali che hanno condotto alla soppressione del posto di lavoro, ma deve limitarsi ad accertare che le ragioni sottese a tale … Continua la lettura di Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e limiti del sindacato del giudice

Pieni contributi per i dipendenti distaccati all’estero

Con sentenza n. 13674 del 30 maggio 2018, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il versamento, da parte di una società all’estero, dei contributi previdenziali sulla base delle “retribuzioni convenzionali” e non su quelle effettive. Secondo la Suprema Corte, infatti, nel caso in cui vi siano accordi di sicurezza sociale che consentano per i … Continua la lettura di Pieni contributi per i dipendenti distaccati all’estero

Non integra la giusta causa il rifiuto del dipendente opposto all’azienda prima di conoscere le mansioni assegnate

Con sentenza n. 14391 del 5 giugno 2018, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento intimato da una società al proprio dipendente per insubordinazione, non ritenendo integrato l’elemento della giusta causa nel rifiuto del lavoratore a compiere mansioni diverse, manifestato prima di conoscere gli esiti della visita medica di idoneità cui era stato … Continua la lettura di Non integra la giusta causa il rifiuto del dipendente opposto all’azienda prima di conoscere le mansioni assegnate

L’indicazione delle assenze nella lettera di licenziamento per superamento del periodo di comporto non può subire modifiche

Con sentenza, n. 15095 dell’11 giugno 2018, la Suprema Corte ha ribadito il principio in base al quale, sebbene il licenziamento per superamento del periodo di comporto non possa essere assimilato ad un licenziamento disciplinare, con i connessi obblighi in tema di specificità della contestazione, qualora il datore di lavoro nella lettera di licenziamento dia … Continua la lettura di L’indicazione delle assenze nella lettera di licenziamento per superamento del periodo di comporto non può subire modifiche

Tracciabilità delle retribuzioni alla luce dell’art. 1, comma 910 L. 205/2017

In base all’art. 1, comma 910 della L. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018), dal 1 luglio 2018, non è più consentito effettuare pagamenti in contanti della retribuzione e di suoi acconti, pena l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 5.000 euro. In ragione di ciò, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con nota n. … Continua la lettura di Tracciabilità delle retribuzioni alla luce dell’art. 1, comma 910 L. 205/2017