Archivi categoria: Massime

Al lavoratore distaccato in sostituzione si applica la legge dello Stato in cui lavora

Con sentenza del 6 settembre 2018, causa C-527/16, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sulla corretta interpretazione dell’art. 12, par. 1, Regolamento UE n. 883/2004, in base al quale il lavoratore che presta attività di lavoro subordinato in uno Stato membro per conto di un datore di lavoro che vi esercita abitualmente … Continua la lettura di Al lavoratore distaccato in sostituzione si applica la legge dello Stato in cui lavora

Compatibilità dei riposi giornalieri del padre con le indennità di maternità della madre lavoratrice autonoma

Con sentenza n. 22177 del 12 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo il quale i riposi giornalieri, durante il primo anno di vita del bambino, sono riconosciuti al padre lavoratore nel caso in cui la madre non sia una lavoratrice dipendente, come previsto dall’art. 40 del D.Lgs. n. 151/2001 e, … Continua la lettura di Compatibilità dei riposi giornalieri del padre con le indennità di maternità della madre lavoratrice autonoma

La registrazione di una conversazione costituisce fonte di prova solo in caso di mancato disconoscimento da parte del datore

Con sentenza n. 21898 del 7 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha affermato che un lavoratore possa produrre in giudizio la registrazione su nastro magnetico di una conversazione per dimostrare la violenza morale subita dal datore di lavoro per indurlo a dimettersi dal rapporto di lavoro. Infatti, secondo la Corte Suprema, tali file costituiscono … Continua la lettura di La registrazione di una conversazione costituisce fonte di prova solo in caso di mancato disconoscimento da parte del datore

Licenziamento orale se non viene data prova della effettiva ricezione del recesso a mezzo posta elettronica

Con sentenza n. 24815 del 25 settembre 2018, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dichiarato illegittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato via email ad una lavoratrice, qualificandolo come orale, poiché la società datrice, in sede di costituzione in giudizio, aveva depositato copia di una comunicazione trasmessa a mezzo posta elettronica certificata … Continua la lettura di Licenziamento orale se non viene data prova della effettiva ricezione del recesso a mezzo posta elettronica

Appalti di servizi e contrattazione collettiva

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 5 del 13 settembre 2018, ha fornito alcuni chiarimenti in ordine alla corretta interpretazione del disposto di cui all’art. 29, comma 2, del D.Lgs. 276/2003, così come modificato dall’articolo 2 del decreto-legge 17 marzo 2017, n. 25, convertito dalla legge 20 aprile 2017, n. … Continua la lettura di Appalti di servizi e contrattazione collettiva

Illegittimo il licenziamento a seguito di condanna penale per fatti non incidenti sul rapporto di lavoro

Con sentenza n. 21958 del 10 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha statuito la illegittimità del licenziamento intimato nei confronti di un lavoratore condannato in sede penale per maltrattamenti nei confronti dei familiari. La Suprema Corte, pur richiamando il consolidato principio secondo cui anche una condotta illecita extralavorativa del prestatore è suscettibile di rilievo … Continua la lettura di Illegittimo il licenziamento a seguito di condanna penale per fatti non incidenti sul rapporto di lavoro

L’obbligo di “rêpechage” non può ledere la libertà di iniziativa economica dell’imprenditore

Con sentenza n. 21715 del 6 settembre 2018, la Suprema Corte ha affermato la legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato ad un lavoratore a seguito della chiusura del cantiere presso cui prestava la propria attività lavorativa, non potendo essere lo stesso reimpiegato in attività di manutenzione affidate a lavoratori stagionali. La Corte di … Continua la lettura di L’obbligo di “rêpechage” non può ledere la libertà di iniziativa economica dell’imprenditore

L’apposizione di un termine al contratto d’opera può limitare il recesso del committente

Con sentenza n. 21904 del 7 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo il quale nell’ambito di un contratto d’opera professionale, l’apposizione di un termine di durata può limitare la facoltà di recesso del committente nel caso in cui risulti che la clausola inserita, piuttosto che indicare la durata massima del … Continua la lettura di L’apposizione di un termine al contratto d’opera può limitare il recesso del committente

Contratto di lavoro part-time e introduzione della pausa

La Corte di Cassazione con sentenza n. 21562 del 3 settembre 2018, ha statuito il principio secondo cui, nell’ambito di un rapporto di lavoro in regime di part-time, l’introduzione della pausa, con conseguente allungamento dell’orario lavorativo, in assenza di clausole di flessibilità, determina il diritto del lavoratore a percepire le differenze retributive maturate in relazione … Continua la lettura di Contratto di lavoro part-time e introduzione della pausa

Obbligo di tracciabilità anche per l’indennità di trasferta

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con nota n. 7369 del 10 settembre 2018, ha fornito ulteriori precisazioni ai propri Ispettori in ordine alle modalità di verifica dell’osservanza degli obblighi introdotti dall’art. 1, commi 910-913 della L. 205/2017 e dell’effettività dei pagamenti realizzati mediante strumenti tracciabili (vedi newsletter n. 17/2018). In particolare, viene ribadito che il divieto … Continua la lettura di Obbligo di tracciabilità anche per l’indennità di trasferta