Archivi categoria: Massime

Prova del danno biologico – limiti della consulenza tecnica d’ufficio

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 28448 del 19 dicembre 2013 ha ribadito il principio per cui il lavoratore che assuma di aver subito un danno biologico ha l’onere di provare sia i fatti da cui trarrebbero fondamento i pregiudizi lamentati, sia le conseguenze dannose scaturite da tali condotte, non essendo sufficiente riportarsi ad … Continua la lettura di Prova del danno biologico – limiti della consulenza tecnica d’ufficio

Demansionamento e danno biologico ed alla professionalità

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25729 del 15 novembre 2013, ha statuito che, nei casi di demansionamento e di dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale non può essere in re ipsa, ma va dimostrato in giudizio con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento, assumendo peraltro particolare rilievo … Continua la lettura di Demansionamento e danno biologico ed alla professionalità

L’art. 2087 c.c. non configura un’ipotesi di responsabilità oggettiva in capo al datore di lavoro

Con sentenza n. 1312 del 22 gennaio 2014, la Corte di Cassazione, pronunciandosi sul contenuto degli obblighi gravanti ai sensi dell’art. 2087 c.c. sul datore di lavoro nell’ipotesi di infortunio del lavoratore, ha escluso che sussista una responsabilità oggettiva in capo al medesimo datore di lavoro ogni volta che si sia verificato un danno. Infatti, … Continua la lettura di L’art. 2087 c.c. non configura un’ipotesi di responsabilità oggettiva in capo al datore di lavoro

Rilevanza del trascorrere del tempo rispetto alla risoluzione per mutuo consenso

Con sentenza n. 28117 del 17 dicembre 2013, la Suprema Corte, richiamando il proprio consolidato orientamento, ha precisato che “l’eventuale risoluzione del rapporto per mutuo consenso va accertata con particolare rigore e, ove non contenuta in un atto formale, deve risultare da un comportamento inequivoco che evidenzi il completo disinteresse di entrambe le parti alla … Continua la lettura di Rilevanza del trascorrere del tempo rispetto alla risoluzione per mutuo consenso

Le motivazioni che determinano il licenziamento per superamento del periodo di comporto possono essere addotte anche nel corso del giudizio

Con sentenza n. 471 del 13 gennaio 2014, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo cui, ai fini della legittimità del licenziamento per scadenza del periodo di comporto, tale motivazione potrà essere addotta dal datore di lavoro non specificando le singole assenze senza per ciò violare il principio di immodificabilità della contestazione, con … Continua la lettura di Le motivazioni che determinano il licenziamento per superamento del periodo di comporto possono essere addotte anche nel corso del giudizio

La genericità dei motivi del ricorso alla somministrazione determina instaurazione del rapporto in capo all’utilizzatore

Con sentenza n. 161 dell’8 gennaio 2014, la Corte di Cassazione, nell’ambito della fornitura di lavoro temporaneo, ha confermato il principio secondo il quale l’indicazione generica dei motivi di ricorso al lavoro temporaneo determina, quale sanzione, l’instaurazione a tutti gli effetti del rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l’utilizzatore, in applicazione del disposto di … Continua la lettura di La genericità dei motivi del ricorso alla somministrazione determina instaurazione del rapporto in capo all’utilizzatore

Responsabilità contrattuale e extracontrattuale dell’organizzazione sindacale per colpevole ritardo o omissione nella gestione della vertenza affidata dal lavoratore

Con sentenza n. 7201 del 10 dicembre 2013, il Tribunale di Torino ha riconosciuto una responsabilità dell’organizzazione sindacale sia ex art. 1337 c.c. per violazione dell’obbligo di buona fede nella fase di formazione del contratto, sia in sede extracontrattuale per perdita di chance, in favore di un gruppo di lavoratori che, dopo essere stati licenziati, … Continua la lettura di Responsabilità contrattuale e extracontrattuale dell’organizzazione sindacale per colpevole ritardo o omissione nella gestione della vertenza affidata dal lavoratore

Legittimità dell’impugnazione del licenziamento da parte di un’organizzazione sindacale

Riformando la precedente decisione di merito, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26514 del 27 novembre 2013, ha ribadito il principio per cui il termine decadenziale per l’impugnazione del licenziamento di cui all’art. 6 della Legge n. 604/1966 può essere autonomamente interrotto anche da un’organizzazione sindacale, “senza che sia necessaria né una procura … Continua la lettura di Legittimità dell’impugnazione del licenziamento da parte di un’organizzazione sindacale

Il datore è responsabile penalmente per il mancato versamento delle ritenute previdenziali anche in caso di fallimento

In materia di versamento delle ritenute previdenziali, con sentenza n. 3705 del 28 gennaio 2014, la Corte di Cassazione, III° Sez. Penale, ha affermato che il datore di lavoro è responsabile penalmente in caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti, anche ove si accerti l’esistenza del successivo stato di insolvenza della … Continua la lettura di Il datore è responsabile penalmente per il mancato versamento delle ritenute previdenziali anche in caso di fallimento

Mobbing: l’onere della prova grava sul lavoratore

Con sentenza n. 898 del 17 gennaio 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito che per “mobbing” si deve intendere una condotta del datore di lavoro che, in violazione degli obblighi di protezione di cui all’art. 2087 c.c., consiste in reiterati e prolungati comportamenti ostili, di intenzionale discriminazione e di persecuzione psicologica, con mortificazione ed … Continua la lettura di Mobbing: l’onere della prova grava sul lavoratore