Con sentenza n. 29761 del 19 novembre 2018, la Corte di Cassazione nel ribadire il proprio orientamento consolidato in materia di qualificazione come subordinato del rapporto di lavoro, ha rigettato la domanda del lavoratore volta ad accertare la natura subordinata del rapporto in quanto è stato escluso un potere di “eterodirezione” del datore di lavoro, anche nella forma attenuata (trattandosi di prestazione intellettuale) essendo il lavoratore dotato di ampi margini di autonomia e di discrezionalità nell’ambito del proprio operato non essendo soggetto altresì ad alcun controllo successivo da parte del datore di lavoro.