Nelle controversie di lavoro è ammissibile utilizzare le registrazioni dei colloqui intercorsi tra lavoratore e datore di lavoro, eseguite all’insaputa di quest’ultimo

Il Tribunale di Cagliari, con sentenza n. 937 del 29 gennaio 2024, ha affermato l’illegittimità del licenziamento per giusta causa irrogato al lavoratore, fondando la propria decisione sulle registrazioni di conversazioni intercorse tra datore di lavoro e lavoratore, allegate in giudizio da quest’ultimo.

Nel caso di specie, il lavoratore ricorrente, che era stato licenziato per avere posto in essere una condotta non conforme ai civici doveri connotata da insubordinazione, al fine di dimostrare l’illegittimità del licenziamento irrogatogli, aveva prodotto in giudizio le registrazioni di conversazioni tenute con il datore di lavoro e realizzate a sua insaputa.

Il Giudice del Lavoro, quindi, accogliendo il ricorso del lavoratore ha confermato, la possibilità di utilizzare nelle vertenze di lavoro le registrazioni di colloqui eseguite dal lavoratore ad insaputa del suo datore di lavoro, al fine di provare l’illegittimità del suo comportamento.