La Corte di Appello di Milano, con sentenza n. 1699 del 27 settembre 2017, ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che aveva manomesso il distributore di alimenti e bevande, disposto all’interno del luogo di lavoro, al fine di ricavarne un profitto, incrementando l’importo del credito sulla chiavetta senza introdurre il denaro necessario.
Il Collegio giudicante, ha stabilito che giustamente il datore di lavoro non può riporre la propria fiducia in un dipendente disposto a manomettere l’altrui proprietà per “alcuni spiccioli”. Ciò che rileva ai fini del licenziamento, infatti, non è il valore economico della condotta tenuta, ma il suo disvalore, non avendo alcuna rilevanza il fatto che il vantaggio economico sia andato a favore di altri.
Ne consegue che il comportamento di cui sopra, ponendosi in contrasto con i più elementari principi del vivere civile, legittima il licenziamento.