Con ordinanza n. 15168 del 4 giugno 2019, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un dipendente con qualifica di quadro direttivo, per non aver vigilato sulle condotte fraudolente poste in essere da un suo sottoposto.
Una simile omissione, infatti, anche in considerazione della delicatezza delle funzioni di responsabilità affidate al quadro direttivo, integra una violazione del dovere di diligenza professionale di cui all’art. 2104, comma 1, c.c., tale da ledere in maniera irreparabile il peculiare vincolo fiduciario con il datore di lavoro che si fonda sull’interesse all’esatto e puntuale adempimento futuro della prestazione da parte del lavoratore.
Nel caso di specie, la Suprema Corte, riformando la sentenza di secondo grado ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al direttore responsabile di una filiale bancaria per omessa vigilanza nei confronti del sottoposto che aveva sottratto fraudolentemente un’elevata somma di denaro.