Con sentenza n. 436 del 10 gennaio 2019, la Corte di Cassazione ha sancito la legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo di un dirigente la cui mansioni erano state affidate all’amministratore delegato per garantire una più economica gestione dell’impresa.
Nel caso di specie la Suprema Corte, confermando la sentenza di secondo grado, ha affermato che il licenziamento individuale del dirigente può fondarsi su effettive esigenze di riorganizzazione aziendale che non debbono necessariamente coincidere con una situazione di crisi tale da rendere particolarmente onerosa la continuazione del rapporto di lavoro. Il principio di correttezza e buona fede posto alla base del recesso, infatti, deve essere coordinato con quello di libertà di iniziativa economica e privata (art. 41 Cost.).