È iniziata, nel trevigiano, la fase sperimentale, concernente l’uso dei voucher, per i lavoratori che svolgono prestazioni presso le imprese familiari esercenti attività relative ai settori del commercio, del turismo e dei servizi, le quali sono state recentemente attratte, in forza dell’art. 1 bis, d.l. 14 marzo 2005 n. 35, nell’alveo dei soggetti autorizzati a servirsi della tipologia contrattuale del lavoro accessorio di cui all’art. 70 D.lgs. n. 276 del 2003.
Trova, pertanto, attuazione la disciplina prevista dal legislatore del 2003, in ragione della quale le attività lavorative di natura meramente occasionale, che siano svolte nei limiti di durata (30 giorni nell’anno solare) e di compenso (3.000 euro) previsti dal suddetto decreto legislativo, saranno compensate mediante i buoni, acquistati dal beneficiario presso le rivendite autorizzate, di 7,5 euro per ogni ora di lavoro.
L’esperienza di Treviso, a settembre, verrà allargata ad altre nove Province: Bari, Bolzano, Catania, Latina, Lucca, Milano, Varese, Verbania e Venezia.