Con la sentenza n. 28029 del 02 novembre 2018, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio, ormai consolidato, secondo cui, la firma apposta dal lavoratore in calce alla busta paga non dimostra l’avvenuto pagamento della retribuzione, non comportando una presunzione assoluta dello stesso.
Pertanto, secondo la Suprema Corte è onere del datore di lavoro dimostrare l’effettivo pagamento della retribuzione con mezzi diversi rispetto alla mera firma del lavoratore sulla busta paga.