Con sentenza n. 11539 del 2 maggio 2019, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore quadro direttivo, accusato dal datore di lavoro di aver tenuto un “comportamento ostruzionistico” in occasione del suo invio in missione all’estero.
In particolare, la Suprema Corte, confermando la sentenza di secondo grado, ha ritenuto legittimo il comportamento del lavoratore che si era limitato ad esprimere per iscritto le proprie perplessità in merito all’incarico affidatogli, rilevando la scarsa definizione dell’oggetto della missione, il mancato chiarimento sui tempi di consegna del progetto nonché i problemi concernenti l’organizzazione della trasferta in breve tempo ed in ogni caso, senza rivolgersi ai dirigenti destinatari con espressioni sgarbate do offensive.