Con ordinanza n. 30558 del 27 novembre 2024, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta causa comminato ad una dipendente che aveva pubblicato un “post” pubblico su facebook, offendendo gravemente la coniuge di un proprio collega, in quanto la condotta della lavoratrice, seppur punita in sede penale come reato di diffamazione pluriaggravata, non era sufficiente per giustificare il licenziamento poiché priva di un rilevante collegamento con il rapporto di lavoro nonché di incidenza funzionale sullo stesso.