Con sentenza n. 8737 del 28 marzo 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che il mancato rispetto dell’orario di lavoro da parte di un dipendente, riguardante un limitato arco temporale di pochi giorni, non costituisce giusta causa di licenziamento.
I giudici di legittimità hanno cassato con rinvio la sentenza impugnata di secondo grado osservando che la Corte d’appello aveva analizzato superficialmente episodi che richiedevano invece una più ampia valutazione del contesto oggettivo e soggettivo, dovendo tenere conto di alcuni parametri, quali l’intensità dell’elemento intenzionale, il grado di affidamento richiesto dalle mansioni svolte e dalla qualifica ricoperta dal dipendente, le precedenti modalità di attuazione del rapporto di lavoro e la sua particolare natura e tipologia.
La Corte di merito, infatti ha erroneamente ritenuto che il licenziamento fosse legittimo, considerando astrattamente il comportamento del lavoratore come poco rispettoso, provocatorio e, quindi, idoneo a far venire meno il rapporto fiduciario, senza tener conto dei suindicati parametri.