Il Tribunale di Milano, con sentenza n. 285 del 1 febbraio 2019, ha statuito che il lavoratore, all’atto dell’assunzione, non ha l’obbligo di comunicare al datore di lavoro l’esistenza di procedimenti penali a suo carico, tranne nelle ipotesi in cui, nel lavoro pubblico o in relazione a specifiche posizioni lavorative, ciò costituisca oggetto di specifica richiesta del datore di lavoro. Nel caso in esame, il Tribunale di Milano, quindi, ha escluso la rilevanza disciplinare alla omessa informativa, da parte del lavoratore, dell’esistenza della sentenza penale di condanna a suo carico.