Con sentenza n. 5717 del 2 aprile 2020, il Tribunale di Roma, sezione lavoro, ha stabilito che i dirigenti che, a causa del mancato recepimento della Direttiva europea 98/59/CE da parte dell’Italia, non hanno potuto beneficiare delle tutele previste in caso di licenziamento collettivo, sono legittimati a chiedere il risarcimento del danno nei confronti dello Stato.
Nella fattispecie, il Tribunale ha accolto le domande risarcitorie avanzate contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri da parte di ex dirigenti di un istituto bancario che, a causa della mancata attuazione della Direttiva sopra citata, erano stati esclusi dalla procedura di licenziamento collettivo e, pertanto, avevano perso il diritto ad accedere agli strumenti sociali di sostegno al reddito, come il Fondo di Solidarietà, per il cui accesso era necessario un preventivo accordo sindacale a conclusione della suddetta procedura di licenziamento.