Con sentenza n. 8265 del 28 aprile 2020, la Corte di Cassazione ha ribadito che agli accordi collettivi aziendali debba essere riconosciuta (soprattutto in ragione dei rinvii che molte disposizioni legislative effettuano sulla contrattazione aziendale) efficacia vincolante analoga a quella dei contratti collettivi nazionali, trattandosi di atti di autonomia sindacale riguardanti una pluralità di lavoratori complessivamente considerati e destinati ad introdurre una disciplina collettiva uniforme ai rapporti di lavoro, sia pur limitatamente ad un’azienda.
Sono invece esclusi da questa equiparazione i contratti stipulati da un rappresentante dei lavoratori – senza il tramite di un’organizzazione sindacale – ed il datore di lavoro: tali accordi infatti, non hanno natura di contratti collettivi aziendali, bensì di contratti individuali di lavoro, ancorché plurisoggettivi o plurilaterali.