Archivi categoria: Giurisprudenza

Legittimità del licenziamento per rifiuto a svolgere incarichi assegnati

La Corte di Cassazione, con sentenza del 13 giugno 2016 n. 12109, ha affermato che il rifiuto reiterato di svolgere incarichi assegnati al lavoratore, qualora gli stessi siano conformi alla declaratoria contrattuale del dipendente, giustificano il licenziamento per giusta causa. In particolare, i Giudici di legittimità, confermando la sentenza dei Giudici di secondo grado, hanno … Continua la lettura di Legittimità del licenziamento per rifiuto a svolgere incarichi assegnati

Incompletezza della comunicazione prescritta al termine della procedura di licenziamento collettivo

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 12095 del 13 giugno 2016, ha precisato che, nell’ambito di un licenziamento collettivo, l’incompletezza della comunicazione da eseguirsi nella fase conclusiva della procedura – prescritta ai sensi dell’art. 4, co. 9 L. 223/91 – integra una violazione della procedura “formale”, rientrante dunque nell’ambito della tutela di tipo esclusivamente … Continua la lettura di Incompletezza della comunicazione prescritta al termine della procedura di licenziamento collettivo

Il rifiuto di rendere qualsiasi prestazione lavorativa giustifica il licenziamento per giusta causa

La Suprema Corte con sentenza n. 12102 del 13 giugno 2016, ha ribadito che il lavoratore può legittimamente rifiutare di svolgere singoli compiti non conformi alla propria qualifica ma non può, solo per questo, rifiutare qualsiasi prestazione lavorativa a fronte del regolare pagamento da parte del datore di lavoro della retribuzione e della contribuzione previdenziale. … Continua la lettura di Il rifiuto di rendere qualsiasi prestazione lavorativa giustifica il licenziamento per giusta causa

Obbligo di “repechage” e onere della prova

La Corte di Cassazione con sentenza n. 12101 del 13 giugno 2016, ha ribadito il principio, espresso recentemente anche con le sentenze nn. 5582 e 5592 del 2016 (vd. Newsletter del 20 aprile e 4 maggio 2016), secondo cui, l’onere di dimostrare l’impossibilità di repechage (ovvero di ricollocamento in altre posizioni analoghe a quella soppressa del lavoratore … Continua la lettura di Obbligo di “repechage” e onere della prova

Responsabilità del socio accomandante per le obbligazioni sociali solo in caso di ingerenza nell’amministrazione della Società

Con sentenza n. 11250 del 31 maggio 2016, la Corte di Cassazione ha ritenuto che il socio accomandante, in genere non responsabile verso i terzi, svolge attività di ingerenza nell’amministrazione della società in accomandita semplice, vietata dall’art. 2320 c.c., solo qualora  ponga in essere operazioni destinate ad avere efficacia interna alla società e a riflettersi … Continua la lettura di Responsabilità del socio accomandante per le obbligazioni sociali solo in caso di ingerenza nell’amministrazione della Società

Contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 2, comma 1 e 1 bis del D.Lgs. 368/2001

In tema di contratto di lavoro a tempo determinato sottoscritto ai sensi dell’art. 2, comma 1 e 1 bis, del D.Lgs. 368/2001, la Suprema Corte, a Sezioni Unite Civili, con sentenza n. 11374 del 1° giugno 2016, ha chiarito che i requisiti previsti dalla precitata disposizione (ossia, le assunzioni effettuate “da aziende di trasporto aereo … Continua la lettura di Contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 2, comma 1 e 1 bis del D.Lgs. 368/2001

Nel licenziamento disciplinare è sempre necessario valutare se nel caso concreto sia stato violato il vincolo fiduciario

Con sentenza n. 10950 del 26 maggio 2016, la Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di legittimità del licenziamento disciplinare, stabilendo che il giudice di merito deve, in primo luogo accertare la sussistenza del fatto contestato; quindi, deve verificare che l’infrazione commessa sia astrattamente sussumibile sotto la specie della giusta causa di recesso … Continua la lettura di Nel licenziamento disciplinare è sempre necessario valutare se nel caso concreto sia stato violato il vincolo fiduciario

La responsabilità solidale del committente è limitata ai “trattamenti retributivi” in senso stretto

La Corte di Cassazione, con le sentenze nn. 10354 del 19 maggio 2016 e 10543 del 20 maggio 2016,  ha sottolineato il principio secondo cui la locuzione “trattamenti retributivi” utilizzata nell’art. 29 D.Lgs. 276/2003 debba essere interpretata in senso stretto, nel senso che le somme oggetto della responsabilità solidale del committente, terzo estraneo al rapporto … Continua la lettura di La responsabilità solidale del committente è limitata ai “trattamenti retributivi” in senso stretto

Tempestività della contestazione disciplinare

Con sentenza n. 10069 del 17 maggio 2016, la Corte di Cassazione ha espresso il principio secondo cui la tempestività della contestazione va valutata con riferimento al tempo in cui il datore di lavoro abbia acquisito piena conoscenza dell’infrazione e non nel momento in cui avrebbe potuto accorgersi del fatto attraverso l’esercizio di assidui controlli … Continua la lettura di Tempestività della contestazione disciplinare

Controllo giudiziale dei motivi del trasferimento

Con sentenza 11126 del 31 maggio 2016 la Suprema Corte, ha ribadito che “Il controllo giurisdizionale delle comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive che legittimano il trasferimento del lavoratore subordinato deve essere diretto ad accertare che vi sia corrispondenza tra il provvedimento adottato dal datore di lavoro e le finalità tipiche dell’impresa e non può … Continua la lettura di Controllo giudiziale dei motivi del trasferimento