Archivi categoria: Giurisprudenza

La grave insubordinazione del lavoratore

Con la sentenza n. 22796 del 9 novembre 2016 la Corte di Cassazione ha stabilito che i comportamenti di un lavoratore atti ad integrare grave insubordinazione verso i propri superiori, consistita in plurime condotte del lavoratore inosservanti di obblighi generali inerenti il rapporto di lavoro e di specifici obblighi professionali, comportanti, peraltro, un deterioramento nei … Continua la lettura di La grave insubordinazione del lavoratore

Il part-time verticale ciclico va equiparato al “full time” ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva utile al conseguimento del diritto alla pensione

Con sentenza n. 22936 del 10 novembre 2016 la Suprema Corte ha stabilito che, ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva utile per il conseguimento al trattamento pensionistico, la prestazione resa dai lavoratori in regime di part-time verticale ciclico deve essere equiparata a quella resa in maniera continuativa. La Suprema Corte ha affermato tale principio attraverso … Continua la lettura di Il part-time verticale ciclico va equiparato al “full time” ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva utile al conseguimento del diritto alla pensione

L’obbligo di “repechage” del lavoratore licenziato si estende anche alle mansioni inferiori

Con sentenza n. 22798 del 9 novembre 2016 la Suprema Corte, nel pronunciarsi sulla legittimità di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo conseguente alla soppressione del posto di lavoro a seguito di riorganizzazione aziendale, ha stabilito che l’obbligo di “repechage” deve estendersi anche alle mansioni inferiori a quelle possedute dal lavoratore licenziato. La sentenza in … Continua la lettura di L’obbligo di “repechage” del lavoratore licenziato si estende anche alle mansioni inferiori

Somministrazione a termine e impugnazione

Il Tribunale di Monza, con sentenza n. 534 del 18 ottobre 2016, ha affermato che il termine di impugnazione di una pluralità di contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato decorre dalla scadenza dell’ultimo di essi, non potendosi pretendere dal lavoratore l’esercizio di un’azione in assenza di un interesse attuale e l’esporsi a ripercussioni … Continua la lettura di Somministrazione a termine e impugnazione

Critiche alla gestione aziendale e licenziamento

Con sentenza n. 21649 del 26 ottobre 2016, la Corte di Cassazione ha stabilito che il comportamento del lavoratore che esprime il proprio malcontento riguardo alla gestione aziendale, non configura una giusta causa di licenziamento, purché sia  attuato nei limiti della cd. “continenza”. Nella fattispecie concreta, la Corte ha rigettato il ricorso della Società considerando … Continua la lettura di Critiche alla gestione aziendale e licenziamento

L’obbligo di repechage è a carico del datore di lavoro

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 20436 dell’11 ottobre 2016, in materia di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ha dichiarato che il lavoratore non ha l’onere di segnalare una possibilità di ricollocazione nell’ambito dell’assetto organizzativo aziendale, in quanto l’ interpretazione opposta non è coerente con la ratio che sorregge l’art. 6 della Legge 604/66. … Continua la lettura di L’obbligo di repechage è a carico del datore di lavoro

APPLICABILITA’ DELL’ART. 2103 C.C. ANCHE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DIRIGENZIALE

Con la sentenza del 14 ottobre 2016 n. 20805, la Suprema Corte ha affermato che il lavoratore che svolge le mansioni superiori proprie del dirigente ha diritto al riconoscimento della relativa qualifica e tale diritto non può restare escluso dalla clausola contrattuale che preveda in proposito la necessità di un formale riconoscimento da parte del … Continua la lettura di APPLICABILITA’ DELL’ART. 2103 C.C. ANCHE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DIRIGENZIALE

APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 18 AL LICENZIAMENTO DISCIPLINARE DEL SOCIO LAVORATORE

Con sentenza n. 19918 del 5 ottobre 2016, la Suprema Corte, ha ribadito che la delibera di esclusione del socio fondata esclusivamente sull’intervenuto licenziamento disciplinare, è automaticamente illegittima, qualora detto licenziamento da cui scaturisce sia dichiarato illegittimo, trovando di conseguenza applicazione l’articolo 18 St. lav., ossia la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro. Da … Continua la lettura di APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 18 AL LICENZIAMENTO DISCIPLINARE DEL SOCIO LAVORATORE

Esclusa la depenalizzazione in caso di somministrazione illecita di lavoratori minori

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 43926 del 18 ottobre 2016, recependo le disposizioni introdotte dal D.lgs. n. 8/2016 che ha depenalizzato l’ipotesi del reato di intermediazione illecita di manodopera per violazione delle disposizioni in materia di appalto e distacco, ha escluso la depenalizzazione nei casi in cui la somministrazione illecita di manodopera riguardi … Continua la lettura di Esclusa la depenalizzazione in caso di somministrazione illecita di lavoratori minori

Legittimo il licenziamento dopo la reintegra

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20817 del 14 ottobre 2016, ha affermato che è possibile il licenziamento del lavoratore che sia stato reintegrato nel posto di lavoro sulla base di un provvedimento cautelare, attesa l’efficacia di siffatto provvedimento, al pari di quello di reintegrazione emesso all’esito del giudizio ordinario, di operare la … Continua la lettura di Legittimo il licenziamento dopo la reintegra