Archivi categoria: Giurisprudenza

Infortunio sul lavoro: il datore di lavoro risponde del danno biologico e morale non risarcito dall’INAIL

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23263 del 5 ottobre 2017, in tema di infortunio sul lavoro, ha precisato che ove l’assicurazione obbligatoria dell’INAIL non operi per ragioni soggettive o oggettive, il datore di lavoro è tenuto a risarcire al lavoratore il danno alla salute o biologico ed il danno morale ex art. 2059 … Continua la lettura di Infortunio sul lavoro: il datore di lavoro risponde del danno biologico e morale non risarcito dall’INAIL

La denuncia di fatti delittuosi accaduti in azienda non sempre legittima il licenziamento

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22375 del 26 settembre 2017, ha ribadito che non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria fatti di potenziale rilievo penale accaduti in azienda. Il licenziamento potrebbe invece considerarsi legittimo qualora emerga il carattere calunnioso della denuncia o … Continua la lettura di La denuncia di fatti delittuosi accaduti in azienda non sempre legittima il licenziamento

Il licenziamento orale non interrompe il rapporto di lavoro

Con sentenza n. 22297 del 25 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui, nei casi di licenziamento inefficace (nella specie licenziamento orale), il lavoratore ha diritto al solo risarcimento del danno da determinarsi secondo la regola dell’inadempimento delle obbligazioni, in quanto il licenziamento inefficace non è in grado di incidere … Continua la lettura di Il licenziamento orale non interrompe il rapporto di lavoro

Risarcimento del danno da dequalificazione per obsolescenza della conoscenza

Con sentenza n. 22167 del 22 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha confermato il principio secondo il quale in tema di dequalificazione professionale, il Giudice di merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente censurato, può desumere l’esistenza del relativo danno, di natura patrimoniale e il cui onere di allegazione incombe sul … Continua la lettura di Risarcimento del danno da dequalificazione per obsolescenza della conoscenza

Qualificazione del rapporto di lavoro

Con sentenza n. 21121 del 12 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui, nell’accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, è esclusa l’efficacia decisiva del solo elemento della volontà delle parti, dovendosi, invece, avere riguardo alle concrete modalità di svolgimento del rapporto. Infatti, secondo la Suprema Corte la … Continua la lettura di Qualificazione del rapporto di lavoro

Attività lavorativa durante la malattia

Con sentenza n. 21667 del 19 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il consolidato principio secondo cui lo svolgimento di un’altra attività lavorativa da parte di un dipendente assente per malattia, è idoneo a giustificarne il recesso ove tale attività sia di per se sufficiente a far presumere l’inesistenza della malattia, ovvero quando … Continua la lettura di Attività lavorativa durante la malattia

Non compete il preavviso in caso di comunicazione di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età

La Suprema Corte, con sentenza n. 20499 del 29 agosto 2017, ha affermato che la comunicazione con cui il datore di lavoro risolve il rapporto di lavoro del dipendente per aver raggiunto il sessantacinquesimo anno di età, non costituisce licenziamento, ma si estrinseca esclusivamente nella volontà del datore di lavoro di avvalersi di un meccanismo … Continua la lettura di Non compete il preavviso in caso di comunicazione di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età

Il procacciatore d’affari non ha diritto alle indennità di fine rapporto spettanti agli agenti

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 20411 del 25 agosto 2017, ha ribadito che il rapporto di procacciatore d’affari si concreta nell’attività di chi, occasionalmente e senza vincolo di stabilità, raccoglie le ordinazioni dei clienti, trasmettendole all’imprenditore da cui ha ricevuto l’incarico di procurare tali commissioni. Al contrario, invece, l’attività dell’agente, finalizzata alla promozione … Continua la lettura di Il procacciatore d’affari non ha diritto alle indennità di fine rapporto spettanti agli agenti

Il turno di reperibilità non è un diritto del dipendente

Con sentenza n. 20648 del 31 agosto 2017, la Corte di Cassazione ha escluso che sussista in capo al lavoratore un diritto soggettivo ad essere adibito al turno di reperibilità per il solo fatto di svolgere una determinata mansione o di essere inserito in una particolare unità di lavoro, precisando che la reperibilità deriva dalla … Continua la lettura di Il turno di reperibilità non è un diritto del dipendente