Archivi categoria: Giurisprudenza

Tempestività della sanzione disciplinare: è sufficiente la manifestazione di volontà del datore di lavoro

Con la sentenza n. 22171 del 22 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha confermato il principio secondo il quale nel caso in cui il contratto collettivo di lavoro preveda un termine a decorrere dalla presentazione delle giustificazioni del lavoratore, entro cui il datore di lavoro deve intimare la sanzione disciplinare, a pena di decadenza, … Continua la lettura di Tempestività della sanzione disciplinare: è sufficiente la manifestazione di volontà del datore di lavoro

Permessi ex L. n. 104/1992 e regime di lavoro a tempo parziale

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 22925 del 29 settembre 2017, ha statuito che, laddove muti il regime orario da tempo pieno a tempo parziale verticale, in ogni caso, il lavoratore ha diritto a fruire integralmente dei n. 3 permessi mensili retribuiti riconosciutigli dalla L. n. 104/1992 senza che gli stessi possano essere … Continua la lettura di Permessi ex L. n. 104/1992 e regime di lavoro a tempo parziale

Infortunio sul lavoro: il datore di lavoro risponde del danno biologico e morale non risarcito dall’INAIL

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23263 del 5 ottobre 2017, in tema di infortunio sul lavoro, ha precisato che ove l’assicurazione obbligatoria dell’INAIL non operi per ragioni soggettive o oggettive, il datore di lavoro è tenuto a risarcire al lavoratore il danno alla salute o biologico ed il danno morale ex art. 2059 … Continua la lettura di Infortunio sul lavoro: il datore di lavoro risponde del danno biologico e morale non risarcito dall’INAIL

La denuncia di fatti delittuosi accaduti in azienda non sempre legittima il licenziamento

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22375 del 26 settembre 2017, ha ribadito che non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria fatti di potenziale rilievo penale accaduti in azienda. Il licenziamento potrebbe invece considerarsi legittimo qualora emerga il carattere calunnioso della denuncia o … Continua la lettura di La denuncia di fatti delittuosi accaduti in azienda non sempre legittima il licenziamento

Il licenziamento orale non interrompe il rapporto di lavoro

Con sentenza n. 22297 del 25 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui, nei casi di licenziamento inefficace (nella specie licenziamento orale), il lavoratore ha diritto al solo risarcimento del danno da determinarsi secondo la regola dell’inadempimento delle obbligazioni, in quanto il licenziamento inefficace non è in grado di incidere … Continua la lettura di Il licenziamento orale non interrompe il rapporto di lavoro

Risarcimento del danno da dequalificazione per obsolescenza della conoscenza

Con sentenza n. 22167 del 22 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha confermato il principio secondo il quale in tema di dequalificazione professionale, il Giudice di merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente censurato, può desumere l’esistenza del relativo danno, di natura patrimoniale e il cui onere di allegazione incombe sul … Continua la lettura di Risarcimento del danno da dequalificazione per obsolescenza della conoscenza

Qualificazione del rapporto di lavoro

Con sentenza n. 21121 del 12 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui, nell’accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, è esclusa l’efficacia decisiva del solo elemento della volontà delle parti, dovendosi, invece, avere riguardo alle concrete modalità di svolgimento del rapporto. Infatti, secondo la Suprema Corte la … Continua la lettura di Qualificazione del rapporto di lavoro

Attività lavorativa durante la malattia

Con sentenza n. 21667 del 19 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il consolidato principio secondo cui lo svolgimento di un’altra attività lavorativa da parte di un dipendente assente per malattia, è idoneo a giustificarne il recesso ove tale attività sia di per se sufficiente a far presumere l’inesistenza della malattia, ovvero quando … Continua la lettura di Attività lavorativa durante la malattia

Non compete il preavviso in caso di comunicazione di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età

La Suprema Corte, con sentenza n. 20499 del 29 agosto 2017, ha affermato che la comunicazione con cui il datore di lavoro risolve il rapporto di lavoro del dipendente per aver raggiunto il sessantacinquesimo anno di età, non costituisce licenziamento, ma si estrinseca esclusivamente nella volontà del datore di lavoro di avvalersi di un meccanismo … Continua la lettura di Non compete il preavviso in caso di comunicazione di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età