Archivi categoria: Giurisprudenza

Responsabilità dell’INPS in caso di errata indicazione dei contributi a fini pensionistici

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23050 del 3 ottobre 2017, ha affermato che, nell’ipotesi in cui l’INPS abbia fornito all’assicurato una erronea indicazione dei contributi versati, solo apparentemente sufficienti per poter fruire della pensione di anzianità, l’interessato avrebbe diritto al risarcimento del danno, causato dalla anticipata interruzione del rapporto di lavoro e riconducibile … Continua la lettura di Responsabilità dell’INPS in caso di errata indicazione dei contributi a fini pensionistici

Contestazione disciplinare e compiuta giacenza

Con la sentenza n. 23260 del 5 ottobre 2017, la Corte di Cassazione ha statuito che le dichiarazioni unilaterali recettizie devono presumersi validamente conosciute dal destinatario in virtù della procedura di compiuta giacenza. Nel caso di specie, la Suprema Corte ha precisato che l’ammissione del lavoratore di aver ricevuto l’avviso della raccomandata in giacenza contenente … Continua la lettura di Contestazione disciplinare e compiuta giacenza

La tredicesima rientra nella retribuzione “pensionabile”, anche in caso di opzione per rimanere in servizio

Con ordinanza n. 21668 depositata il 19 settembre 2017, la Corte di Cassazione, in tema di determinazione della retribuzione pensionabile del lavoratore che abbia esercitato l’opzione e goduto del “bonus” relativo al posticipo del pensionamento di cui alla L. 243/2004, ha rigettato il ricorso proposto dall’INPS, stabilendo che la retribuzione pensionabile includa anche il computo … Continua la lettura di La tredicesima rientra nella retribuzione “pensionabile”, anche in caso di opzione per rimanere in servizio

Illegittimità del licenziamento per chiusura reparto della lavoratrice in gravidanza

Con sentenza n. 22720 del 28 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento di una lavoratrice in gravidanza a seguito della chiusura di un reparto. La Suprema Corte, infatti, ha ritenuto che la deroga al divieto di licenziamento della lavoratrice dall’inizio del periodo della gravidanza, fino al compimento di un anno … Continua la lettura di Illegittimità del licenziamento per chiusura reparto della lavoratrice in gravidanza

Tempestività della sanzione disciplinare: è sufficiente la manifestazione di volontà del datore di lavoro

Con la sentenza n. 22171 del 22 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha confermato il principio secondo il quale nel caso in cui il contratto collettivo di lavoro preveda un termine a decorrere dalla presentazione delle giustificazioni del lavoratore, entro cui il datore di lavoro deve intimare la sanzione disciplinare, a pena di decadenza, … Continua la lettura di Tempestività della sanzione disciplinare: è sufficiente la manifestazione di volontà del datore di lavoro

Permessi ex L. n. 104/1992 e regime di lavoro a tempo parziale

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 22925 del 29 settembre 2017, ha statuito che, laddove muti il regime orario da tempo pieno a tempo parziale verticale, in ogni caso, il lavoratore ha diritto a fruire integralmente dei n. 3 permessi mensili retribuiti riconosciutigli dalla L. n. 104/1992 senza che gli stessi possano essere … Continua la lettura di Permessi ex L. n. 104/1992 e regime di lavoro a tempo parziale

Infortunio sul lavoro: il datore di lavoro risponde del danno biologico e morale non risarcito dall’INAIL

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23263 del 5 ottobre 2017, in tema di infortunio sul lavoro, ha precisato che ove l’assicurazione obbligatoria dell’INAIL non operi per ragioni soggettive o oggettive, il datore di lavoro è tenuto a risarcire al lavoratore il danno alla salute o biologico ed il danno morale ex art. 2059 … Continua la lettura di Infortunio sul lavoro: il datore di lavoro risponde del danno biologico e morale non risarcito dall’INAIL

La denuncia di fatti delittuosi accaduti in azienda non sempre legittima il licenziamento

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22375 del 26 settembre 2017, ha ribadito che non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria fatti di potenziale rilievo penale accaduti in azienda. Il licenziamento potrebbe invece considerarsi legittimo qualora emerga il carattere calunnioso della denuncia o … Continua la lettura di La denuncia di fatti delittuosi accaduti in azienda non sempre legittima il licenziamento

Il licenziamento orale non interrompe il rapporto di lavoro

Con sentenza n. 22297 del 25 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui, nei casi di licenziamento inefficace (nella specie licenziamento orale), il lavoratore ha diritto al solo risarcimento del danno da determinarsi secondo la regola dell’inadempimento delle obbligazioni, in quanto il licenziamento inefficace non è in grado di incidere … Continua la lettura di Il licenziamento orale non interrompe il rapporto di lavoro

Risarcimento del danno da dequalificazione per obsolescenza della conoscenza

Con sentenza n. 22167 del 22 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha confermato il principio secondo il quale in tema di dequalificazione professionale, il Giudice di merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente censurato, può desumere l’esistenza del relativo danno, di natura patrimoniale e il cui onere di allegazione incombe sul … Continua la lettura di Risarcimento del danno da dequalificazione per obsolescenza della conoscenza