Archivi categoria: Giurisprudenza

La società cooperativa non può unilateralmente ridurre l’orario di lavoro e la retribuzione dei propri soci lavoratori

Il Tribunale di Padova, con decreto n. 52 del 9 ottobre 2017, ha affermato l’illegittimità della riduzione unilaterale dell’orario di lavoro e della relativa retribuzione, effettuata da una società cooperativa nei confronti dei soci lavoratori, in quanto l’inderogabilità “in peius” delle condizioni contrattuali può essere superata solo in caso di crisi aziendale e previa delibera … Continua la lettura di La società cooperativa non può unilateralmente ridurre l’orario di lavoro e la retribuzione dei propri soci lavoratori

Dovere di fedeltà e licenziamento per giusta causa

Con sentenza n. 25147 del 26 ottobre 2017 la Corte di Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento per giusta causa irrogato dall’azienda al dipendente che aveva trasferito su una pennetta USB di sua proprietà, poi smarrita e casualmente rinvenuta nei locali della società, un numero rilevantissimo di dati (“files” appartenenti alla azienda, ancorché non … Continua la lettura di Dovere di fedeltà e licenziamento per giusta causa

Per i licenziamenti collettivi non esiste un obbligo legale di repêchage

La Corte di Appello di Milano, con sentenza n. 131 del 20 gennaio 2017, ha stabilito che, in caso di licenziamento collettivo, non sussiste a carico del datore di lavoro alcun obbligo di repêchage, a differenza di quanto previsto per il licenziamento per giustificato motivo oggettivo. In particolare, la Corte ha sostenuto che l’impegno a … Continua la lettura di Per i licenziamenti collettivi non esiste un obbligo legale di repêchage

Il licenziamento per soppressione del posto di lavoro del personale per cessazione dell’appalto esonera dall’applicazione dei criteri di scelta di cui all’art. 5 L. 223/91

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 25653 del 27 ottobre 2017, ha precisato che, in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, intimato per la soppressione di un servizio legato alla cessazione di un appalto, il personale da licenziare può essere individuato tra le sole posizioni lavorative impiegate nell’appalto cessato. La Suprema Corte, infatti, … Continua la lettura di Il licenziamento per soppressione del posto di lavoro del personale per cessazione dell’appalto esonera dall’applicazione dei criteri di scelta di cui all’art. 5 L. 223/91

Il datore che non versa i contributi è tenuto a corrispondere anche quelli a carico del lavoratore

Con sentenza n. 25956 del 31 ottobre 2017, la Corte di Cassazione ha statuito il principio in base al quale il lavoratore che ha subito un “danno pensionistico” a fronte della prescrizione dei contributi non versati dal datore di lavoro ha la facoltà, al momento del prodursi dell’evento dannoso, di esperire l’azione risarcitoria per equivalente … Continua la lettura di Il datore che non versa i contributi è tenuto a corrispondere anche quelli a carico del lavoratore

Licenziamento del dirigente e ferie non godute

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23697 del 10 ottobre 2017, in merito alla questione delle ferie non godute dal dirigente licenziato, ha ribadito il principio secondo cui il dirigente, pur avendo il potere di attribuirsi il periodo di ferie, ove non lo eserciti e non fruisca del riposo annuale, non ha diritto all’indennità … Continua la lettura di Licenziamento del dirigente e ferie non godute

Il “mobbing” e la sussistenza dell’elemento oggettivo

Con ordinanza n. 24358 del 16 ottobre 2017, la Corte di Cassazione ha confermato il costante orientamento di legittimità secondo il quale, ai fini dell’integrazione del c.d. “mobbing” posto in essere dal datore di lavoro nei confronti del lavoratore, è necessario il protrarsi nel tempo di una condotta articolata in più atti caratterizzati dalla persecuzione … Continua la lettura di Il “mobbing” e la sussistenza dell’elemento oggettivo

La complessa organizzazione della società datrice non giustifica la tardività della contestazione

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 24566 del 18 ottobre 2017, ha ritenuto tardiva la contestazione disciplinare effettuata nei confronti di un dipendente dopo oltre tredici mesi dalla realizzazione del fatto. La Suprema Corte, infatti, ha stabilito che la complessa articolazione organizzativa della società datrice di lavoro è inadeguata a giustificare la tardiva contestazione. … Continua la lettura di La complessa organizzazione della società datrice non giustifica la tardività della contestazione

La diversità di vedute può precludere la promozione

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 24555 del 18 ottobre 2017, ha ritenuto legittimo il diniego da parte della società datrice di lavoro del superiore inquadramento rivendicato dal dipendente (nella specie, comandante di coperta) in ragione della sua inidoneità al ruolo preteso, rigettando, pertanto, il ricorso del lavoratore. Nel caso di specie, infatti, la … Continua la lettura di La diversità di vedute può precludere la promozione

Manomissione di beni aziendali e legittimità del licenziamento

La Corte di Appello di Milano, con sentenza n. 1699 del 27 settembre 2017, ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che aveva manomesso il distributore di alimenti e bevande, disposto all’interno del luogo di lavoro, al fine di ricavarne un profitto, incrementando l’importo del credito sulla chiavetta senza introdurre il … Continua la lettura di Manomissione di beni aziendali e legittimità del licenziamento