Archivi categoria: Giurisprudenza

L’apposizione di un termine al contratto d’opera può limitare il recesso del committente

Con sentenza n. 21904 del 7 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo il quale nell’ambito di un contratto d’opera professionale, l’apposizione di un termine di durata può limitare la facoltà di recesso del committente nel caso in cui risulti che la clausola inserita, piuttosto che indicare la durata massima del … Continua la lettura di L’apposizione di un termine al contratto d’opera può limitare il recesso del committente

Contratto di lavoro part-time e introduzione della pausa

La Corte di Cassazione con sentenza n. 21562 del 3 settembre 2018, ha statuito il principio secondo cui, nell’ambito di un rapporto di lavoro in regime di part-time, l’introduzione della pausa, con conseguente allungamento dell’orario lavorativo, in assenza di clausole di flessibilità, determina il diritto del lavoratore a percepire le differenze retributive maturate in relazione … Continua la lettura di Contratto di lavoro part-time e introduzione della pausa

Il parere di inidoneità al servizio da parte della Commissione medica non è vincolante per il Giudice

Con la sentenza del 4 settembre 2018, n. 21620, la Suprema Corte ha ritenuto illegittimo il licenziamento intimato ad un lavoratore per sopravvenuta inidoneità fisica allo svolgimento delle mansioni, nonostante questa fosse stata accertata dalla Commissione medica. Infatti, il parere della Commissione medica (di cui all’art. 29 R.D. n. 148/1931), non è vincolante per il … Continua la lettura di Il parere di inidoneità al servizio da parte della Commissione medica non è vincolante per il Giudice

Il criterio dei cd. “carichi di famiglia” deve essere valutato sotto un profilo economico e non solo fiscale

Con sentenza n. 20464 del 2 agosto 2018 la Corte di Cassazione ha stabilito che la nozione di carichi di famiglia, quale criterio di scelta dei lavoratori da licenziare nell’ambito di una procedura collettiva, ai sensi dell’art. 223/91 non deve essere intesa come una mera verifica del numero di persone a carico sul piano fiscale, … Continua la lettura di Il criterio dei cd. “carichi di famiglia” deve essere valutato sotto un profilo economico e non solo fiscale

Il lavoratore ha diritto a conoscere il proprio turno di servizio con adeguato anticipo

Con sentenza n. 21562 del 3 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha sancito che, pur mancando una norma specifica che imponga al datore di lavoro di comunicare con adeguato anticipo al dipendente i propri turni di lavoro, tale regola di condotta deriva dalle disposizioni generali che impongono ai contraenti di comportarsi, nell’esecuzione del contratto, … Continua la lettura di Il lavoratore ha diritto a conoscere il proprio turno di servizio con adeguato anticipo

Dimissioni rassegnate a mezzo Whatsapp

Con la sentenza n. 3745 del 10 maggio 2018, il Tribunale di Roma, sezione Lavoro, ha ritenuto infondato il ricorso proposto da un lavoratore che assumendo di essere stato licenziato oralmente ha chiesto che venisse dichiarata la nullità del provvedimento con conseguente diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro. Il Giudice del Lavoro, sulla scorta … Continua la lettura di Dimissioni rassegnate a mezzo Whatsapp

Licenziamento in frode alla legge se la società opera una scissione fittizia

Con sentenza n. 19863 del 26 luglio 2018 la Corte di Cassazione ha dichiarato nullo, in quanto intimato in frode alla legge, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo comminato a più lavoratori a seguito di una scissione societaria apparente. La società, infatti, aveva effettuato una scissione meramente formale finalizzata alla frammentazione della forza lavoro fra … Continua la lettura di Licenziamento in frode alla legge se la società opera una scissione fittizia

Il lavoratore non può rifiutare di svolgere mansioni diverse dalla qualifica richiestagli dal superiore

La Corte di Cassazione con sentenza n. 21036 pubblicata il 23 agosto 2018, ha ribadito il principio secondo cui, l’eventuale adibizione a mansioni non rispondenti alla qualifica rivestita, anche inferiori, non consente al lavoratore di poter rifiutare aprioristicamente l’esecuzione della prestazione lavorativa, potendo invece “richiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell’ambito della qualifica di appartenenza”. … Continua la lettura di Il lavoratore non può rifiutare di svolgere mansioni diverse dalla qualifica richiestagli dal superiore

La prosecuzione volontaria del rapporto di lavoro non fa venir meno i diritti ed i doveri posti in capo alle parti durante il rapporto ad essa precedenti

Con l’ordinanza del 30 agosto 2018, n. 21449, la Suprema Corte ha affermato il principio secondo il quale l’esercizio del diritto di opzione da parte del lavoratore per la prosecuzione volontaria del servizio comporti unicamente lo slittamento in avanti dei termini dell’età pensionabile, non modificando, invece, i diritti ed i doveri già posti in capo … Continua la lettura di La prosecuzione volontaria del rapporto di lavoro non fa venir meno i diritti ed i doveri posti in capo alle parti durante il rapporto ad essa precedenti

Il datore di lavoro non è tenuto a comunicare al dipendente l’approssimarsi del periodo di comporto

Con sentenza n. 20761 del 17 agosto 2018, la Corte di Cassazione ha sancito che non costituisce violazione del principio di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto la mancata comunicazione al dipendente da parte del datore di lavoro dell’approssimarsi del superamento del periodo di comporto. La Suprema Corte ha precisato, altresì, che la lettera … Continua la lettura di Il datore di lavoro non è tenuto a comunicare al dipendente l’approssimarsi del periodo di comporto