Archivi categoria: Giurisprudenza

Sul calcolo del TFR incidono esclusivamente le somme aventi natura retributiva

Con sentenza n. 24594 del 5 ottobre 2018, la Corte di Cassazione ha affrontato il tema della incidenza nel computo del TFR delle somme corrisposte ad un lavoratore per il periodo di lavoro svolto all’estero e ha ribadito il principio secondo il quale, ai fini dell’individuazione della natura di retribuzione e, quindi, rilevante ai fini … Continua la lettura di Sul calcolo del TFR incidono esclusivamente le somme aventi natura retributiva

Il lavoratore che viola una procedura aziendale seguendo gli ordini di un superiore non può essere licenziato per giusta causa

Con sentenza n. 23878 del 2 ottobre 2018, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato da una società ad un proprio dipendente addetto alle vendite che, conformandosi ad una prassi aziendale diffusa da anni e sollecitata dai vertici aziendali, aveva violato le procedure commerciali interne, su ordine dei propri … Continua la lettura di Il lavoratore che viola una procedura aziendale seguendo gli ordini di un superiore non può essere licenziato per giusta causa

Il contratto di somministrazione a tempo determinato è valido solo in presenza di una causale specifica

Con sentenza n. 23619 del 28 settembre 2018, la Cassazione, con riferimento ai contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato, ha sancito che la formulazione delle ragioni tecniche, organizzative e produttive o sostitutive (di cui all’art. 20, comma 4 D.Lgs. 276/2003 vigente “ratione temporis” all’epoca dei fatti) devono essere indicate per iscritto nel contratto … Continua la lettura di Il contratto di somministrazione a tempo determinato è valido solo in presenza di una causale specifica

Illegittimo il trasferimento del dipendente riammesso in servizio per nullità del termine

Con sentenza n. 25084 del 10 ottobre 2018, la Suprema Corte ha ribadito il consolidato orientamento secondo cui la ricostituzione del rapporto di lavoro a seguito della declaratoria di nullità del termine deve avvenire negli esatti termini e condizioni in cui detto rapporto era sorto e si era svolto sino alla illegittima cessazione per la … Continua la lettura di Illegittimo il trasferimento del dipendente riammesso in servizio per nullità del termine

Al lavoratore distaccato in sostituzione si applica la legge dello Stato in cui lavora

Con sentenza del 6 settembre 2018, causa C-527/16, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sulla corretta interpretazione dell’art. 12, par. 1, Regolamento UE n. 883/2004, in base al quale il lavoratore che presta attività di lavoro subordinato in uno Stato membro per conto di un datore di lavoro che vi esercita abitualmente … Continua la lettura di Al lavoratore distaccato in sostituzione si applica la legge dello Stato in cui lavora

Compatibilità dei riposi giornalieri del padre con le indennità di maternità della madre lavoratrice autonoma

Con sentenza n. 22177 del 12 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo il quale i riposi giornalieri, durante il primo anno di vita del bambino, sono riconosciuti al padre lavoratore nel caso in cui la madre non sia una lavoratrice dipendente, come previsto dall’art. 40 del D.Lgs. n. 151/2001 e, … Continua la lettura di Compatibilità dei riposi giornalieri del padre con le indennità di maternità della madre lavoratrice autonoma

La registrazione di una conversazione costituisce fonte di prova solo in caso di mancato disconoscimento da parte del datore

Con sentenza n. 21898 del 7 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha affermato che un lavoratore possa produrre in giudizio la registrazione su nastro magnetico di una conversazione per dimostrare la violenza morale subita dal datore di lavoro per indurlo a dimettersi dal rapporto di lavoro. Infatti, secondo la Corte Suprema, tali file costituiscono … Continua la lettura di La registrazione di una conversazione costituisce fonte di prova solo in caso di mancato disconoscimento da parte del datore

Licenziamento orale se non viene data prova della effettiva ricezione del recesso a mezzo posta elettronica

Con sentenza n. 24815 del 25 settembre 2018, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dichiarato illegittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato via email ad una lavoratrice, qualificandolo come orale, poiché la società datrice, in sede di costituzione in giudizio, aveva depositato copia di una comunicazione trasmessa a mezzo posta elettronica certificata … Continua la lettura di Licenziamento orale se non viene data prova della effettiva ricezione del recesso a mezzo posta elettronica

Illegittimo il licenziamento a seguito di condanna penale per fatti non incidenti sul rapporto di lavoro

Con sentenza n. 21958 del 10 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha statuito la illegittimità del licenziamento intimato nei confronti di un lavoratore condannato in sede penale per maltrattamenti nei confronti dei familiari. La Suprema Corte, pur richiamando il consolidato principio secondo cui anche una condotta illecita extralavorativa del prestatore è suscettibile di rilievo … Continua la lettura di Illegittimo il licenziamento a seguito di condanna penale per fatti non incidenti sul rapporto di lavoro

L’obbligo di “rêpechage” non può ledere la libertà di iniziativa economica dell’imprenditore

Con sentenza n. 21715 del 6 settembre 2018, la Suprema Corte ha affermato la legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato ad un lavoratore a seguito della chiusura del cantiere presso cui prestava la propria attività lavorativa, non potendo essere lo stesso reimpiegato in attività di manutenzione affidate a lavoratori stagionali. La Corte di … Continua la lettura di L’obbligo di “rêpechage” non può ledere la libertà di iniziativa economica dell’imprenditore