Archivi categoria: Giurisprudenza

È legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo se comunicato all’esito del tentativo di conciliazione di cui all’art. 7 della legge n. 604 del 1966 novellato

Con ordinanza n. 10805 del 22 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità del licenziamento intimato al lavoratore per giustificato motivo oggettivo a seguito dell’esito negativo del tentativo di conciliazione prescritto dall’art. 7 L. n. 604/1966 novellato e prima del verbale di chiusura della procedura di conciliazione. Nel caso di specie, la … Continua la lettura di È legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo se comunicato all’esito del tentativo di conciliazione di cui all’art. 7 della legge n. 604 del 1966 novellato

Giusta causa di licenziamento e proporzionalità della sanzione per accesso abusivo ai sistemi informatici aziendali

Con ordinanza n. 14042 del 21 maggio 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito che la giusta causa di licenziamento ex art. 2119 c.c. deve essere valutata sulla base della gravità concreta della condotta del lavoratore, considerando tutti gli elementi rilevanti come l’entità del danno, la posizione soggettiva del dipendente, la frequenza e la gravità … Continua la lettura di Giusta causa di licenziamento e proporzionalità della sanzione per accesso abusivo ai sistemi informatici aziendali

La tutela dei lavoratori disabili nelle ipotesi di licenziamento per superamento del periodo di comporto: recente pronuncia della Suprema Corte

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 14402 del 23 maggio 2024, ha ritenuto illegittimo il licenziamento per superamento del periodo di comporto, irrogato ad un lavoratore assunto come categoria “protetta” ex L. n. 68/1999, ritenendo il provvedimento esplicato discriminatorio sotto due profili. Quanto al primo, secondo la Suprema Corte, l’applicazione, come nel caso di … Continua la lettura di La tutela dei lavoratori disabili nelle ipotesi di licenziamento per superamento del periodo di comporto: recente pronuncia della Suprema Corte

La revoca dell’assunzione è lecita laddove il datore di lavoro accerti la violazione, da parte del lavoratore dell’obbligo di buona fede e correttezza precontrattuale per aver fornito referenze ingannevoli

Con sentenza del 16 gennaio 2024, il Tribunale di Milano ha stabilito che è legittima la revoca dell’assunzione nel momento in cui il datore di lavoro rilevi la violazione, da parte del lavoratore con cui ha sottoscritto un contratto preliminare d’assunzione, dell’obbligo di buona fede e correttezza precontrattuali per aver fornito referenze ed informazioni ingannevoli. … Continua la lettura di La revoca dell’assunzione è lecita laddove il datore di lavoro accerti la violazione, da parte del lavoratore dell’obbligo di buona fede e correttezza precontrattuale per aver fornito referenze ingannevoli

Decade il diritto alla NASpI se non si comunica all’INPS lo svolgimento di un’attività lavorativa autonoma sia pregressa che successiva al godimento del trattamento di disoccupazione

Con ordinanza n. 11543 del 30 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che la decadenza dalla NASpI ex art. 11, co. 1, lett. c), D. Lgs. n. 22/2015 si verifica, non solo, nel caso di mancata comunicazione dell’inizio di attività autonoma successiva al periodo di percezione della suddetta indennità, ma anche nel caso … Continua la lettura di Decade il diritto alla NASpI se non si comunica all’INPS lo svolgimento di un’attività lavorativa autonoma sia pregressa che successiva al godimento del trattamento di disoccupazione

Gli accordi di prossimità sottoscritti dalla società cedente prima del trasferimento d’azienda sono validi anche per il cessionario

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 10213 del 16 aprile 2024, ha statuito che, gli accordi di prossimità, sindacali e/o individuali, sottoscritti, in deroga alle norme di legge, prima di un contratto d’affitto di un ramo d’azienda sono validi e possono essere fatti valere anche dal cessionario, poiché, in virtù del trasferimento di azienda … Continua la lettura di Gli accordi di prossimità sottoscritti dalla società cedente prima del trasferimento d’azienda sono validi anche per il cessionario

Diritto al versamento dei contributi omessi

Con ordinanza n. 11730 del 2 maggio 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che il lavoratore ha il diritto di agire nei confronti del datore di lavoro per l’accertamento dell’omissione contributiva prima ancora del maturare di qualsiasi danno previdenziale. Nel caso di specie, il datore di lavoro aveva versato i contributi previdenziali del lavoratore … Continua la lettura di Diritto al versamento dei contributi omessi

È antisindacale il trasferimento collettivo dei dipendenti presso altra unità produttiva senza che sia stata esperita l’informazione e consultazione di cui alla Legge n. 223/1991

Il Tribunale di Catania con sentenza n. 9618 del 10 aprile 2024, ha dichiarato antisindacale la condotta tenuta dal datore di lavoro nei riguardi della organizzazione sindacale che, in occasione della chiusura dell’unità produttiva di Catania, aveva omesso di attivare le procedure di informazione e consultazione preventiva di cui alla Legge n. 223/1991. Nel caso … Continua la lettura di È antisindacale il trasferimento collettivo dei dipendenti presso altra unità produttiva senza che sia stata esperita l’informazione e consultazione di cui alla Legge n. 223/1991

L’indennità sostitutiva di mensa non rientra nella retribuzione base per il calcolo del TFR

Con sentenza n. 7181 del 18 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’indennità sostitutiva di mensa, non avendo natura retributiva, non è computabile nella base di calcolo del TFR, a meno che a prevederlo non sia la contrattazione collettiva di riferimento. In particolare, la Suprema Corte, ha ribadito che il valore del … Continua la lettura di L’indennità sostitutiva di mensa non rientra nella retribuzione base per il calcolo del TFR

Applicazione del medesimo ccnl anche per i neo assunti in azienda

Con ordinanza n. 7203 del 18 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che la reiterata e costante applicazione di fatto del CCNL all’interno di una medesima impresa, configura un comportamento concludente con valore negoziale, con insorgenza a carico del datore di lavoro di rispettare il medesimo CCNL nei confronti dei nuovi assunti i … Continua la lettura di Applicazione del medesimo ccnl anche per i neo assunti in azienda