Archivi categoria: Giurisprudenza

Limiti dell’uso del potere disciplinare e diritto di sciopero

Con sentenza n. 11365 del 7 aprile 2022, la Corte di Cassazione ha chiarito i limiti dell’uso legittimo del potere disciplinare del datore di lavoro nei confronti del lavoratore che aderisca ad uno sciopero proclamato dalle OO.SS. in violazione della normativa in materia di servizi pubblici essenziali.Fermo restando che la partecipazione del lavoratore a tale … Continua la lettura di Limiti dell’uso del potere disciplinare e diritto di sciopero

Legittimo il licenziamento del dirigente che ha tentato di acquisire in proprio la quota di una società concorrente

Con ordinanza n. 11172 del 6 aprile 2022, la Corte di Cassazione ha riconosciuto al dovere di fedeltà del dipendente un contenuto più ampio rispetto a quello desumibile dall’art. 2105 c.c., dovendo tale precetto integrarsi con il principio di correttezza e buona fede: il lavoratore, pertanto, è tenuto, non solo ad astenersi dai comportamenti espressamente … Continua la lettura di Legittimo il licenziamento del dirigente che ha tentato di acquisire in proprio la quota di una società concorrente

Il giudice nazionale deve disapplicare le sanzioni sproporzionate previste ex lege per la violazione di obblighi in materia di lavoro

Con sentenza dell’8 marzo 2022, emessa nella causa C-205/20, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che l’art. 20 della Direttiva 2014/67, nella parte in cui richiede che le sanzioni in materia di lavoro siano proporzionate, è dotato di effetto diretto e, quindi, può essere invocato dai singoli dinanzi ai giudici nazionali nei confronti di … Continua la lettura di Il giudice nazionale deve disapplicare le sanzioni sproporzionate previste ex lege per la violazione di obblighi in materia di lavoro

Il datore di lavoro è obbligato ad applicare un determinato contratto collettivo se vi abbia aderito per fatti concludenti

Con decreto del 23 marzo 2022, emesso nell’ambito della procedura di ricorso per condotta antisindacale ex art. 28 L. 300/1970 (Stat. Lav.), il Tribunale di Vicenza ha riaffermato il principio per il quale il datore di lavoro, non iscritto ad alcuna associazione datoriale, può aderire tacitamente ad un CCNL con comportamenti concludenti, consistenti nella specie … Continua la lettura di Il datore di lavoro è obbligato ad applicare un determinato contratto collettivo se vi abbia aderito per fatti concludenti

Licenziamento per giustificato motivo e repechage

Con ordinanza n. 9158 del 21 marzo 2022, la Corte di Cassazione è intervenuta in materia di licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato per sopravvenuta inidoneità fisica o psichica del lavoratore. In particolare, la Corte ha affermato che la violazione, da parte del datore di lavoro, dell’onere di provare in giudizio l’asserita impossibilità del repêchage, … Continua la lettura di Licenziamento per giustificato motivo e repechage

Illegittimità del contratto a termine e risarcimento da perdita di chance

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 6493 del 28 febbraio 2022, ha ribadito che, nell’ambito del pubblico impiego, il risarcimento del danno sofferto dal lavoratore in ragione dell’illegittimità dei contratti a termine e delle relative proroghe, deve considerarsi correlato alla perdita di “chance” di altre occasioni di lavoro stabile (e non alla mancata conversione … Continua la lettura di Illegittimità del contratto a termine e risarcimento da perdita di chance

La maggiore onerosità della retribuzione di un dipendente non può costituire di per sé un valido motivo di licenziamento

Con sentenza del 10 novembre 2021, il Tribunale di Milano ha stabilito che la maggiore onerosità della retribuzione di un dipendente non può rappresentare, di per sé, un sufficiente motivo di licenziamento per giustificato motivo oggettivo.Il Tribunale ha chiarito che un datore di lavoro non può licenziare un dipendente solo perché “costoso”, ma è tenuto … Continua la lettura di La maggiore onerosità della retribuzione di un dipendente non può costituire di per sé un valido motivo di licenziamento

Indennità risarcitoria e compensi di carattere continuativo

Con sentenza del 1 marzo 2022, n. 6744, la Corte di Cassazione è intervenuta in materia di indennità risarcitoria ex art. 18 L. 300/1970 in caso di illegittimità del licenziamento irrogato dal datore di lavoro.La Suprema Corte ha ribadito il proprio recente orientamento secondo il quale, per individuare la retribuzione globale di fatto al fine … Continua la lettura di Indennità risarcitoria e compensi di carattere continuativo

E’ legittimo il licenziamento del lavoratore che rifiuta il trasferimento anche se adottato in violazione dell’art. 2103 c.c.

Con sentenza n. 7392 del 7 marzo 2022, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento intimato al dipendente che abbia rifiutato un trasferimento non presentandosi nella nuova sede di lavoro.In particolare, i Giudici di legittimità, richiamando il consolidato orientamento giurisprudenziale sul punto, hanno evidenziato che, anche nell’ipotesi di trasferimento adottato in violazione dell’art. … Continua la lettura di E’ legittimo il licenziamento del lavoratore che rifiuta il trasferimento anche se adottato in violazione dell’art. 2103 c.c.

In sede protetta non è possibile rinunciare a diritti non ancora maturati

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6664 del 1° marzo 2022, ha affermato che l’art. 2113 c.c. consente “in sede protetta” le rinunce ma non gli atti regolativi in contrasto con norme imperative; pertanto, in sede conciliativa si può rinunciare a diritti già maturati essendo, al contrario, nulla la rinuncia ad un “diritto futuro” … Continua la lettura di In sede protetta non è possibile rinunciare a diritti non ancora maturati