Archivi categoria: Giurisprudenza

E’ necessaria la prova del danno concretamente subito al fine di ottenere il risarcimento

Con sentenza n. 2886 del 10 febbraio 2014 la Corte di Cassazione ha espresso il principio secondo cui “le allegazioni che devono accompagnare una domanda risarcitoria non possono essere limitate alla prospettazione della condotta colpevole della controparte, produttiva di danni nella sfera giuridica di chi agisce in giudizio, ma devono includere anche la descrizione delle … Continua la lettura di E’ necessaria la prova del danno concretamente subito al fine di ottenere il risarcimento

È onere del lavoratore la prova del danno alla professionalità

In caso di mobbing, il danno alla professionalità non può essere considerato in re ipsa nel semplice demansionamento atteso che, come ribadito dalla Suprema Corte con sentenza n. 172 dell’8 gennaio 2014, è onere del dipendente provare tale danno dimostrando, ad esempio, un ostacolo alla progressione di carriera.

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e onere probatorio

Con sentenza n. 902 del 17 gennaio 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito, in tema di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo (nella specie, conseguente alla soppressione del posto di lavoro), che “il datore di lavoro ha l’onere di provare, con riferimento alla capacità professionale del lavoratore ed alla organizzazione aziendale esistente all’epoca del … Continua la lettura di Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e onere probatorio

Il “collaboratore fisso”: natura e contenuti

In materia di lavoro giornalistico, con sentenza n. 290 del 9 gennaio 2014, la Suprema Corte ha precisato, con riferimento alla figura contrattuale del “collaboratore fisso”, ex art. 2 del c.c.n.l.g., che debba “ritenersi collaboratore fisso colui che mette a disposizione le proprie energie lavorative per fornire con continuità ai lettori della testata un flusso … Continua la lettura di Il “collaboratore fisso”: natura e contenuti

Lo stato di malattia non sospende l’efficacia del licenziamento per giusta causa

Con sentenza n. 1777 del 28 gennaio 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui lo stato di malattia del lavoratore non preclude l’irrogazione del licenziamento per giusta causa, non avendo ragion d’essere la conservazione del posto di lavoro durante la malattia in presenza di un comportamento che non consente la prosecuzione … Continua la lettura di Lo stato di malattia non sospende l’efficacia del licenziamento per giusta causa

Contratto di apprendistato e termine entro cui comunicare il recesso

Il Tribunale di Trento, con sentenza del 10 febbraio 2014, ha rigettato il ricorso di una lavoratrice che, sostenendo di avere ricevuto la lettera di recesso dal contratto di apprendistato oltre il termine finale di efficacia dello stesso, pretendeva di essere stata illegittimamente licenziata e di avere diritto alla reintegra ed al risarcimento dei danni. … Continua la lettura di Contratto di apprendistato e termine entro cui comunicare il recesso

Gli interessi legali e la rivalutazione non maturano sull’indennità ex art. 32 Collegato Lavoro

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3027 dell’11 febbraio 2014, ha chiarito che l’indennità di cui all’art. 32, comma quinto, L. n. 183/2010, riconosciuta in caso di illegittima apposizione del termine al contratto di lavoro, costituisce una sorta di penale ex lege, “a prescindere dalla intervenuta costituzione in mora del datore di lavoro e … Continua la lettura di Gli interessi legali e la rivalutazione non maturano sull’indennità ex art. 32 Collegato Lavoro

Demansionamento – limiti dello jus variandi

Il Tribunale di Taranto, con sentenza del 27 novembre 2013, dopo aver ribadito il principio consolidato per cui la norma inderogabile di cui all’art. 2103 c.c. è intesa a salvaguardare il diritto del lavoratore alla utilizzazione, al perfezionamento ed all’accrescimento del proprio corredo di nozioni di esperienza e di perizia acquisite nel corso del rapporto … Continua la lettura di Demansionamento – limiti dello jus variandi

Risarcibilità del danno biologico

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 28137 depositata il 17 dicembre 2013, ha riconosciuto ad un lavoratore, vittima di un infortunio sul lavoro, il diritto non solo al risarcimento del danno biologico in senso stretto, inerente la menomazione dell’integrità psico-fisica, ma anche del danno ontologicamente distinto ed ulteriore, il c.d. danno morale soggettivo, inteso … Continua la lettura di Risarcibilità del danno biologico

Prova del danno biologico – limiti della consulenza tecnica d’ufficio

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 28448 del 19 dicembre 2013 ha ribadito il principio per cui il lavoratore che assuma di aver subito un danno biologico ha l’onere di provare sia i fatti da cui trarrebbero fondamento i pregiudizi lamentati, sia le conseguenze dannose scaturite da tali condotte, non essendo sufficiente riportarsi ad … Continua la lettura di Prova del danno biologico – limiti della consulenza tecnica d’ufficio