Archivi categoria: Giurisprudenza

Stato di malattia e responsabilità del datore di lavoro

L’accertamento della responsabilità del datore di lavoro per violazione dell’obbligo posto dall’art. 2087 c.c. non ricorre per la sola insorgenza della malattia del dipendente durante il rapporto di lavoro, richiedendosi che l’evento sia ricollegabile ad un comportamento colposo di parte datoriale che, per negligenza, abbia determinato uno stato di cose produttivo dell’infermità. Si è così … Continua la lettura di Stato di malattia e responsabilità del datore di lavoro

Licenziamento per giusta causa

In una fattispecie in cui, un lavoratore è stato licenziato poiché durante l’orario di lavoro aveva ceduto una stecca di sigarette di contrabbando ad un collega ed aveva poi minacciato il responsabile che lo aveva colto sul fatto, la Suprema Corte con sentenza n. 6319 del 19 marzo 2014, ha statuito che l’episodio integra una … Continua la lettura di Licenziamento per giusta causa

Obblighi di sicurezza connessi a fattispecie di lavoro usurante

Con sentenza n. 175 del 14 gennaio 2014, il Tribunale di Bari ha statuito “che la dipendenza della malattia da causa di servizio non implica necessariamente che l’evento dannoso sia derivato dalle condizioni di insicurezza dell’ambiente di lavoro, atteso che (…) l’evento in questione può dipendere semplicemente della natura usurante dell’attività”. Secondo il Giudice di … Continua la lettura di Obblighi di sicurezza connessi a fattispecie di lavoro usurante

Assenze ingiustificate ed onere della prova

Con sentenza n. 7108 del 26 marzo 2014, la Suprema Corte ha ribadito che il datore di lavoro su cui grava l’onere di provare la giusta causa o il giustificato motivo di licenziamento, può limitarsi, nel caso in cui la giusta causa sia costituita dalla assenza ingiustificata del lavoratore dal servizio, a provare l’assenza nella … Continua la lettura di Assenze ingiustificate ed onere della prova

Principio di immediatezza della contestazione disciplinare

Con sentenza n. 6751 del 21 marzo 2014, i Giudici di legittimità hanno ribadito che il principio di immediatezza della contestazione disciplinare e della tempestività del recesso muove dall’esigenza di osservare le regole di buona fede e di correttezza dell’attuazione del rapporto. Tuttavia, pur dovendo tale principio essere inteso in senso relativo, il datore di … Continua la lettura di Principio di immediatezza della contestazione disciplinare

L’unicità del centro di imputazione di interessi e responsabilità solidale di tutti gli effettivi datori di lavoro

La Corte d’Appello di Milano, con sentenza n. 1597 del 24 marzo 2014, si è pronunciata in materia di unicità del centro di imputazione di interessi ai fini della dimensione occupazionale ex art. 18, Stat. Lav. nell’ambito di un gruppo societario in cui la capogruppo era austriaca. Al riguardo, il Collegio milanese, dopo aver chiarito … Continua la lettura di L’unicità del centro di imputazione di interessi e responsabilità solidale di tutti gli effettivi datori di lavoro

Licenziamento per giustificato motivo soggettivo

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 9597 del 5 maggio 2014, ha statuito la legittimità del licenziamento per giustificato motivo soggettivo intimato ad un autotrasportatore per aver perso il controllo e danneggiato un autoarticolato di proprietà dell’azienda presso la quale era impiegato a causa dell’alta velocità sostenuta. La citata sentenza ha evidenziato come la … Continua la lettura di Licenziamento per giustificato motivo soggettivo

Centro unico di imputazione del rapporto di lavoro e art. 18, L. n. 300/1970

Il Tribunale di Roma si è nuovamente espresso in tema di requisito numerico per l’applicazione della tutela cd. “reale” in caso di molteplicità di soggetti giuridici tra i quali vi sia un collegamento economico-funzionale (cfr. sentenza n. 4005 del 1° aprile 2014 in “Newsletter del 13 maggio 2014”). Con sentenza del 24 marzo 2014 è … Continua la lettura di Centro unico di imputazione del rapporto di lavoro e art. 18, L. n. 300/1970

Applicazione dell’art. 118, III° comma bis, del Codice degli Appalti

Con decreto del 26.3.2014, il Tribunale di Ravenna ha statuito che, nel caso di affidatario sottoposto a concordato preventivo con continuità dell’attività di impresa, l’art. 118, III° comma bis, del Codice degli Appalti, sia applicabile esclusivamente per i crediti sorti successivamente all’apertura della procedura. Al contrario, per i crediti dei subappaltatori sorti anteriormente all’apertura della … Continua la lettura di Applicazione dell’art. 118, III° comma bis, del Codice degli Appalti

Applicazione dell’art. 118, III° comma, del Codice degli Appalti

Con decreto del 26.2.2014, il Tribunale di Pavia è intervenuto in merito all’applicazione del meccanismo sanzionatorio previsto dall’art. 118, III° comma, del Codice degli Appalti, nel caso in cui l’affidatario sia oggetto di una procedura concorsuale (nella specie, si trattava di fallimento). Ad avviso del Tribunale di Pavia, la ratio sottesa al blocco di pagamenti … Continua la lettura di Applicazione dell’art. 118, III° comma, del Codice degli Appalti