La Corte di Cassazione, con sentenza n. 18462 del 29 agosto 2014, ha dichiarato legittima la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per dieci giorni, con relativa privazione della retribuzione, adottata nei confronti del dipendente che aveva rifiutato di rispettare l’orario di lavoro, presentandosi al lavoro mezz’ora dopo l’ora fissata per l’inizio della prestazione e trattenendosi poi mezz’ora oltre l’orario, per recuperare il ritardo nell’inizio della prestazione giornaliera.
A tale riguardo, è stato affermato che “l’utilizzabilità della prestazione lavorativa in un determinato orario consegue all’organizzazione produttiva del datore di lavoro e non è conseguentemente modificabile unilateralmente da parte del lavoratore”. Pertanto, l’osservanza dell’orario di lavoro stabilito costituisce obbligo del lavoratore sanzionabile disciplinarmente.