La Corte di Cassazione, con sentenza n. 8364 del 9 aprile 2014, ha ribadito che “elemento essenziale, come tale indefettibile, del rapporto di lavoro subordinato e criterio discretivo, nel contempo, rispetto a quello di lavoro autonomo, è la subordinazione intesa quale vincolo di soggezione personale del prestatore al potere direttivo del datore di lavoro, che inerisce alle intrinseche modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative e non già soltanto al loro risultato”.
In tal senso, i Giudici di legittimità hanno ritenuto che una chiara evidenza della subordinazione possa essere riscontrata “allorché il potere direttivo del datore di lavoro venga esercitato de die in diem, consistendo, in tal caso, il vincolo della subordinazione nell’accettazione – espressa mediante la formale accettazione del rapporto di lavoro subordinato, o per fatti concludenti – dell’esercizio del suddetto potere direttivo”.ù
Nella specie, si trattava di un rapporto di lavoro di fisioterapisti all’interno di un’impresa sanitaria, in presenza di direttive impartite quotidianamente da quest’ultima in ordine all’attività da svolgere nonché della predisposizione dell’agenda degli impegni e della individuazione dei pazienti da trattare, del tipo di prestazione da eseguire, degli orari di lavoro da osservare.