La Corte di Cassazione, con sentenza n. 26323 del 15 dicembre 2014, ha confermato le sentenze emesse nei precedenti gradi di giudizio che avevano affermato l’illegittimità del licenziamento per giusta causa irrogato dall’azienda nei confronti del dipendente responsabile della manutenzione degli impianti generali che aveva portato a casa, senza autorizzazione, un computer portatile aziendale.
I Giudici di merito hanno ritenuto che tale condotta potesse essere qualificata come una leggerezza meritevole di una sanzione disciplinare conservativa, ma non del licenziamento “in tronco” che, essendo concepito come extrema ratio, può essere irrogato unicamente “laddove risulti l’insufficienza di qualsiasi altra sanzione a tutelare l’interesse dell’azienda e l’impossibilità della prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto”.