Con sentenza del 13 luglio 2015, il Tribunale di Milano ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento disciplinare comminato nei confronti del dipendente che, durante una discussione con una lavoratrice di un’impresa esterna, si era rivolto verso la stessa in termini offensivi ed ingiuriosi.
Il Giudice, pur avendo accertato che il fatto era avvenuto nei termini contestati dall’azienda, ha tuttavia ritenuto di annullare il licenziamento intimato in quanto il fatto contestato corrispondeva ad una fattispecie disciplinare prevista per cui nel contratto collettivo era stabilita solo una sanzione conservativa (“multa o sospensione”).