Con la sentenza n. 25682 del 4 dicembre 2014, la Suprema Corte ha ritenuto illegittimo il licenziamento disciplinare intimato al dipendente per avere prodotto documenti aziendali ritenuti riservati, nel corso del giudizio dallo stesso instaurato per conseguire un superiore inquadramento contrattuale.
La Corte ha statuito che il dipendente non fosse venuto meno ai doveri di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c., ritenendo che al diritto di difesa del lavoratore deve riconoscersi prevalenza rispetto alle eventuali esigenze di riservatezza dell’azienda; ne consegue la piena legittimità della produzione in giudizio di detti atti.