La Corte di Cassazione Sezione Lavoro, con ordinanza interlocutoria n. 13030 del 24 maggio 2017, ha rimesso al Primo Presidente, affinché valuti l’opportunità di una remissione alle Sezioni Unite, per risolvere una serie di questioni di diritto, controverse nella giurisprudenza di legittimità e merito, aventi ad oggetto la fase estintiva del rapporto sociale e di lavoro, tra cooperativa e socio lavoratore.
In particolare, l’ordinanza in esame pone innanzitutto la questione se, in ipotesi di impugnazione del solo licenziamento, la mancata impugnazione della delibera di esclusione di socio (che, ai sensi dell’art. 2533 c.c., deve effettuarsi entro 60 giorni dalla comunicazione), determini in ogni caso l’estinzione del rapporto di lavoro.
L’ordinanza, poi, si domanda quale valore debba essere attribuito alla previsione di cui all’art. 2 L. 142/2001, secondo cui, in ipotesi di provvedimento di cessazione del rapporto associativo, non trova applicazione l’art. 18 L. 300/70.
Viene richiesto, altresì, di chiarire quale sia – ad oggi – la tutela applicabile al socio lavoratore di cooperativa nell’ipotesi in cui venga dichiarata illegittima la delibera di esclusione, in particolare se debba trovare applicazione la tutela di diritto comune (cfr. Cass. sent. n. 14741/2011) ovvero quella prevista dalla normativa del lavoro (cfr. Cass. sent. n. 24795/2016).
Collegata a quest’ultima, poi, risulta essere l’ulteriore questione sottoposta all’esame delle Sezioni Unite, cioè se in base alla natura lavoristica o societaria delle “ragioni che conducono all’estinzione della complessa posizione in discorso”, si può applicare la tutela di diritto comune o quella giuslavoristica.
Infine, l’ordinanza interlocutoria si domanda quali poteri officiosi possieda il giudice nella qualificazione di una domanda di impugnazione del licenziamento di un lavoratore, il quale sia stato altresì escluso dalla cooperativa. In altre parole, ci si domanda se il giudice, in una causa di impugnazione del licenziamento, ai fini dell’esatta individuazione della domanda ed in considerazione del contenuto sostanziale della pretesa fatta valere, può pronunciarsi comunque anche sull’esclusione del socio dalla cooperativa.
A questo punto spetterà alle Sezioni Unite risolvere le importanti questioni attinenti i meccanismi estintivi del rapporto tra cooperativa e socio lavoratore e le relative tutele applicabili, pur nella consapevolezza delle difficoltà dovute al quadro normativo del settore, che prevede un inscindibile nesso genetico e funzionale tra il rapporto associativo e quello di lavoro, subordinato o autonomo.