Con la sentenza 18 maggio 2018, n. 12341, la Suprema Corte ha affermato il principio secondo cui all’accettazione del lavoratore mediante sottoscrizione della lettera di trasferimento ad altra sede di lavoro, deve attribuirsi efficacia pregnante, non potendosi conferire alla stessa, alla stregua del significato obiettivo dell’espressione e della sua collocazione nel documento, altro valore che quello di una completa accettazione di quanto disposto dal datore di lavoro.