Con sentenza n. 2274 del 23 gennaio 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che è legittima l’intimazione da parte del datore di lavoro di un secondo licenziamento in pendenza di un giudizio avente ad oggetto un precedente recesso fondato su motivi diversi.
Nello specifico la Suprema Corte ha chiarito che il datore di lavoro può legittimamente intimare un secondo licenziamento, in quanto si tratta di due atti di recesso astrattamente idonei a raggiungere lo scopo della risoluzione del rapporto di lavoro. In particolare, il secondo licenziamento produrrà effetti solo nel momento in cui il precedente sarà dichiarato invalido o inefficace, mentre non li produrrà ove il primo recesso venga dichiarato legittimo con sentenza passata in giudicato.