Pronunciandosi sulla delimitazione della giurisdizione in tema di concorsi interni alla P.A., la Corte di Cassazione, con ordinanza del 20 aprile 2006, ha stabilito che è di competenza del giudice ordinario la materia dei concorsi interni che riguardino “la progressione verso una qualifica superiore appartenente all’ambito della stessa area ovvero verso una qualifica superiore tout court, per il fatto che la contrattazione collettiva nazionale non utilizzi affatto il modulo organizzativo dell’area per accorpare qualifiche ritenute omogenee”; diversamente, sarà il giudice amministrativo a doversi pronunciare sui “concorsi interni misti”, ossia quelli che “riguardano sia la progressione nell’ambito della stessa area, che tra aree diverse (…), in ragione di un generale principio di economicità processuale che fa escludere che delle medesime operazioni concorsuali possano conoscere contemporaneamente il giudice ordinario e quello amministrativo”.