Con ordinanza n. 24508 del 12 settembre 2024, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad una lavoratrice che aveva cercato di estendere la copertura sanitaria aziendale in favore della figlia non più a carico.
Era infatti emerso che la figlia, che lavorava all’estero, percepiva un reddito superiore alla soglia che consentiva di essere qualificata a carico della madre e che non era pertanto lecito richiedere il rimborso anche delle sue spese mediche.
La Suprema Corte ha, pertanto, sostenuto la proporzionalità del licenziamento alla luce della condotta della dipendente particolarmente grave in quanto in contrasto con i principi fondamentali di correttezza e buona fede che devono caratterizzare il rapporto di lavoro.