Con sentenza n. 13649 dell’8 aprile 2022, la Corte di Cassazione, Sez. penale ha chiarito che le registrazioni video realizzate da un impianto audiovisivo, installato dal datore sul luogo di lavoro al fine di proteggere il patrimonio aziendale, sono utilizzabili come prove all’interno del processo penale nel quale è imputato il dipendente infedele.
La Corte di legittimità ha ribadito che l’art. 4 Stat. Lav., il quale richiede, per l’installazione dei citati impianti audiovisivi all’interno dei luoghi di lavoro, il previo accordo con i sindacati o l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro, non viene violato nel caso in cui, pur in assenza di tale accordo/autorizzazione, l’impianto serva a tutelare il patrimonio aziendale, a patto che l’utilizzo non implichi un significativo controllo sullo svolgimento dell’attività dei lavoratori o resti necessariamente “riservato” per consentire l’accertamento di gravi condotte illecite dei dipendenti.