La Corte di Cassazione, con sentenza n. 10565 del 21 aprile 2021, ha affermato che il mero invio di una e-mail durante le trattative finalizzate all’assunzione, non costituisce comportamento concludente della società ai fini del perfezionamento del contratto.
Nel caso di specie, la Suprema Corte ha confermato la decisione della Corte d’Appello di Milano che aveva rigettato la domanda proposta da un lavoratore nei confronti di una società, diretta ad ottenere il perfezionamento tra le parti di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato.
Più nello specifico, la Suprema Corte ha escluso l’avvenuta conclusione tra le parti di un contratto di lavoro in assenza di un’accettazione esplicita nonché di un comportamento concludente che potesse rendere plausibile, sul piano logico e giuridico, la stipulazione del contratto.