In data 5 febbraio 2021 tra Federmeccanica e Assistal e Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil è stata sottoscritta un’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti del 26 novembre 2016 che ha operato in regime di ultrattività dal 1 gennaio 2020 fino alla stipula dell’ipotesi in esame.
In seguito all’esito (eventualmente) positivo della consultazione certificata tra le lavoratrici ed i lavoratori interessati, le Parti Sociali, procederanno alla sottoscrizione formale dell’accordo che, pertanto, avrà efficacia a decorrere da tale data e fino al 30 giugno 2024.
L’ipotesi di accordo ha confermato le misure già previste dal precedente CCNL introducendo, al contempo, alcune novità che di seguito si segnalano.
Inquadramento professionale (art. 1, sez. IV “Disciplina del rapporto individuale di lavoro”, titolo II “Classificazione del personale”)
Le Parti Sociali, tenendo conto dei profondi cambiamenti derivanti dalle innovazioni tecnologiche, hanno adottato un nuovo sistema di inquadramento che sarà efficace a decorrere dal 1° giugno 2021.
Più nello specifico, è stata eliminata la prima categoria di inquadramento contrattuale prevista dal CCNL e, per effetto del nuovo sistema, i lavoratori saranno inquadrati in nove livelli ricompresi nei seguenti quattro ruoli:
D. Ruoli Operativi: Livelli D1 e D2;
C. Ruoli Tecnico Specifici: Livelli Cl, C2 e C3;
B. Ruoli Specialistici e Gestionali: Livelli B1, B2 e B3;
A. Ruoli di Gestione del cambiamento e Innovazione: Livello A1.
Tabelle dei minimi contrattuali (sez. IV “Disciplina del rapporto individuale, titolo IV “Retribuzione ed altri istituti economici”)
Le Parti Sociali hanno stabilito che entro i primi giorni del mese di giugno di ciascun anno di vigenza del CCNL si incontreranno per calcolare, sulla base dei dati forniti dall’Istat, gli incrementi dei minimi contrattuali per livello procedendo anche all’adeguamento dell’indennità di trasferta forfettizzata e dell’indennità oraria di reperibilità.
A tal fine, le Parti hanno concordato degli incrementi dei minimi contrattuali per ogni livello che, salvo ulteriori modifiche, saranno erogati a decorrere dal mese di giugno 2021.
Lavoro agile (art. 9 bis)
Le Parti Sociali, considerato il diffuso ricorso al lavoro agile derivante dall’attuale emergenza sanitaria, hanno inteso affidare ad una Commissione paritetica la definizione di un quadro normativo relativamente all’esercizio del diritto alla disconnessione, dei diritti sindacali e del diritto alla formazione nonché alla tutela privacy e agli strumenti di lavoro informatici.