Il recente contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto delle istituzioni e degli enti di ricerca e sperimentazione relativo al quadriennio normativo 2002-2005 ed al biennio economico 2002-2003, il 7 aprile u.s. ha ricevuto l’approvazione della Corte dei Conti, nonostante le riserve espresse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su alcune delle clausole ivi contenute.
In particolare, ha destato qualche perplessità il disposto dell’art. 5, comma secondo, del suddetto c.c.n.l., in base al quale “qualora l’assunzione a tempo determinato avvenga con le medesime modalità e procedure previste dalla legge per i concorsi a tempo indeterminato, l’ente potrà (…) trasformare il rapporto a tempo indeterminato”.
Si precisa, tuttavia, al secondo comma, ultima parte, della suddetta norma, che ciò avverrà nei limiti di quanto consentito dai principi costituzionali in materia di accesso al pubblico impiego, nonché nel rispetto delle limitazioni relative alle procedure autorizzative alle assunzioni.