Con la circolare n. 40 del 22 dicembre 2005, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha recentemente chiarito la portata dell’art. 46, comma 12bis, D.Lgs. n. 276/2003.
Ai lavoratori affetti da patologie oncologiche viene, pertanto, riconosciuto, indipendentemente dalle esigenze aziendali, il diritto potestativo alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale e, ulteriormente, il diritto, su semplice richiesta, al ripristino delle originarie condizioni contrattuali a fronte del miglioramento delle proprie condizioni di salute.
Nella medesima circolare, inoltre, il Ministero rileva come sarebbe opportuno che il periodo di comporto, regolamentato dalla contrattazione collettiva, fosse previsto in misura più estesa “nelle particolari ipotesi di malattie lunghe, caratterizzate dalla necessità di cure post-operatorie, terapie salvavita e di una conseguente gestione flessibile dei tempi di lavoro”. Ad ogni modo, in caso di malattia di durata superiore al periodo di comporto, il lavoratore potrà, in virtù di quanto eventualmente concordato in sede collettiva, godere di un ulteriore periodo di aspettativa non retribuita.