Il Tar Lombardia, con ordinanza n. 246 del 3 marzo 2016, ha affermato la legittimità del provvedimento disciplinare di sospensione dal servizio per un mese comminato ad una guardia carceraria che aveva attivato la funzione del tasto “mi piace” sul social network di Facebook relativamente ad un articolo che trattava del recente suicidio commesso da un condannato all’interno dell’istituto presso cui era impiegato.
Più nello specifico, il giudice amministrativo ha ritenuto che potesse comportare un danno all’immagine della P.A. la dimostrazione di apprezzamento rivolta dalla guardia carceraria ad una notizia che conteneva commenti riprovevoli di numerosi utenti, dovendosi, pertanto, attribuire a detta condotta una rilevanza di carattere disciplinare.