Il Tribunale di Firenze, con sentenza n. 769 del 25 giugno 2015, ha ritenuto legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato al lavoratore a causa della vendita di uno dei macchinari utilizzati nel reparto in cui il medesimo era addetto, in quanto strumento obsoleto e non sufficientemente produttivo.
Nello specifico, i Giudici di merito hanno affermato che, laddove vi sia la diminuzione del numero di macchinari di produzione, non essendosi proceduto al rimpiazzo degli stessi, deve logicamente ritenersi che la quantità di lavoro degli addetti a quel reparto si sia conseguentemente ridotta.
Di conseguenza, il riassetto organizzativo posto in essere dalla società con la riduzione del numero dei macchinari e la conseguente soppressione del posto di lavoro, risulta essere stato effettivo e coerente con lo scopo di ottenere una più economica gestione e una maggiore competitività dell’azienda.