La Corte di Appello di Genova, con la sentenza n. 66 del 25 febbraio 2015, ha ritenuto legittimo il licenziamento giusta causa intimato da una associazione sportiva nei confronti della dipendente che aveva consigliato ad un membro, iscritto al tiro a segno, di trasferirsi presso un altro centro sportivo.
La medesima Corte, capovolgendo la decisione del Giudice di primo grado, ha motivato la decisione sul presupposto che il comportamento della lavoratrice ha irrimediabilmente minato la fiducia del datore di lavoro. La circostanza che un dipendente consigli ad un cliente di rivolgersi ad un diverso fornitore costituisce, infatti, una grave violazione dell’obbligo di fedeltà e quindi legittima il licenziamento per giusta causa.