Con sentenza n. 5779 del 24 novembre 2014, il Consiglio di Stato ha negato al datore di lavoro l’accesso alla documentazione posta a base dell’ordinanza di ingiunzione adottata in seguito ad un’ispezione in azienda da parte degli organi di vigilanza nella quale erano state accertate delle irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro dipendente.
Il Consiglio di Stato, condividendo un precedente indirizzo (Cons. Stato, Sez. VI, n. 863 del 2014), ha affermato la prevalenza della tutela alla riservatezza dei lavoratori che abbiano reso dichiarazioni in sede ispettiva e ha ritenuto che il diniego all’accesso a documenti della Pubblica Amministrazione, da parte del datore di lavoro, debba essere giustificato dalla duplice esigenza sia di prevenire eventuali ritorsioni o indebite pressioni a carico dei lavoratori da parte dello stesso datore, sia di tutelare l’interesse generale ad una regolare e trasparente gestione dei rapporti di lavoro.